Manovra 2023, Palazzo Chigi: “Su tetto obbligo Pos interlocuzione con Ue”

Economia
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L'ultima bozza della Legge di Bilancio innalza a 60 euro il limite precedentemente fissato a 30. Le sanzioni - stabilite in 30 euro + il 4% del valore della transazione rifiutata - erano entrate in vigore lo scorso 30 giugno. Una nota del governo ha però fatto sapere che si terrà conto degli esiti del confronto con Bruxelles 

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È in corso un’interlocuzione tra il governo italiano e la Commissione europea sul  tema delle soglie al di sotto delle quali gli esercizi commerciali non sono tenuti ad accettare pagamenti con il Pos: a farlo sapere è Palazzo Chigi in una nota. Il tema sul tavolo è quello del limite entro cui i commercianti italiani – esercenti, artigiani e professionisti - potranno decidere di non accettare i pagamenti tramite bancomat o carte di credito, che nell’ultima bozza circolata della Legge di Bilancio, all’articolo 69, prevedeva un innalzamento da 30 a 60 euro. (TUTTE LE NEWS SULLA MANOVRA). Era stato il governo Draghi a prevedere sanzioni per i commercianti privi di Pos, nell’ottica di combattere l’evasione fiscale. La norma, in vigore dallo scorso 30 giugno, prevedeva una multa di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione per cui veniva rifiutato il pagamento non in contanti. 

Codacons: "Una presa in giro"

Non è contento delle possibili modifiche il Codacons, che prima della comunicazione di Palazzo Chigi ha parlato di “un colpo di spugna che cancella di netto otto anni di battaglie in favore dei consumatori". L'incremento del limite a 60 euro per l'uso di carte e bancomat viene definito dal Codacons “del tutto inutile” e “una presa in giro” per tutti i clienti che saranno “costretti, se vogliono effettuare acquisti e pagamenti, a ricorrere al contante".

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