Bonomi: "Bene puntare tutte risorse Nadef su energia. Serve riforma complessiva pensioni"

Economia

"Avremmo voluto e speriamo che ci sia la possibilità di lavorare seriamente sulla riconfigurazione della spesa pubblica. Noi spendiamo ogni anno 1.000 miliardi, con il 4/5 per cento di riconfigurazione si troverebbero le risorse necessarie per il taglio al cuneo fiscale", ha detto il Presidente di Confindustria, a margine dell'Assemblea di Federmeccanica a Roma

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"E' particolare che in questo Paese quando si parla di lavoro si parli di pensioni. Poi, se stiamo sul tema, e parlo di quelle di vecchiaia, abbiamo già 9 deroghe alla gestione. A livello Inps, ci sono 30 comitati che gestiscono il sistema pensionistico senza parlare delle casse private. Quindi, credo che se vogliamo parlare seriamente serve una riforma del sistema e non andare avanti con quote. D'altra parte la legge Fornero ha visto interventi di salvaguardia e credo che per questo con le sue norme non sia andato in pensione nessuno". Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine dell'assemblea di Federmeccanica riferendosi al primo incontro con il ministro del Lavoro che si è svolto ieri. (PENSIONI, L'IDEA DEL GOVERNO DELA QUOTA 41)

Revisione della spesa pubblica

"E' positivo che si mettano tutte le risorse sull'energia come avevamo chiesto. Positivo anche l'annuncio che è stato fatto sul gas e nel voler mantenere la barra dritta sui conti della finanza pubblica. Avremmo voluto e speriamo che ci sia la possibilità di lavorare seriamente sulla riconfigurazione della spesa pubblica. Noi spendiamo ogni anno 1.000 miliardi, con il 4/5 per cento di riconfigurazione si troverebbero le risorse necessarie per il taglio al cuneo fiscale", ha detto Bonomi. "Il taglio del cuneo fiscale non c'è e abbiamo visto che si vuole fare una spending rewiev che in tre anni possa portare circa 4 miliardi, ma non è questo quello che noi auspichiamo. Noi auspichiamo una revisione seria della spesa pubblica, 4 - 5% su oltre mille miliardi, dovrebbe consentire di avere quelle risorse per fare un taglio serio e strutturale del cuneo fiscale. La nostra proposta è 16 miliardi, sotto i 35 mila euro di reddito, due terzi a favore dei dipendenti, un terzo a favore delle imprese, vuol dire mettere in tasca 1200 euro in più a ogni dipendente" ha, così, concluso il presidente di Confindustria nel suo intervento.

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