Crisi energia, stretta su riscaldamenti e consumi virtuosi

Economia

Simone Spina

Termosifoni più bassi di un grado e un'ora in meno al giorno, con il periodo in cui poterli tenere accesi ridotto di quindici giorni. Queste alcune delle misure del piano di risparmio energetico del governo, che spinge gli italiani a comportamenti parsimoniosi: dalle docce più brevi all'uso a pieno carico della lavatrice

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Il piano del governo per bruciare meno gas non prevede duri sacrifici per gli italiani. Contro il caro energia, e le incognite sulle forniture russe, si punta a tagliare i consumi fino a marzo con: riduzione dell’accensione dei termosifoni (risparmio stimato di 3,2 miliardi di metri cubi di metano); utilizzo di combustibili diversi dal gas, soprattutto carbone, (-2,1 miliardi di metri cubi); raccomandazioni agli italiani per comportamenti virtuosi (-2,9 miliardi di metri cubi).

Temperature meno calde in casa e ufficio

Per quanto riguarda i riscaldamenti,  case, uffici e fabbriche dovranno abbassare di un grado i termostati, quindi a 19 per le abitazioni, dove ci si potrà scaldare un’ora in meno al giorno e con il periodo in cui poter tenere accesi i caloriferi diminuita di quindici giorni nel prossimo autunno-inverno. Questi tagli non riguarderanno ospedali e case di cura.

Il vademecum del risparmio energetico

Se è vero che sono esclusi i razionamenti, si spinge però affinché tutti i cittadini siano più attenti. Il ministero della Transizione Ecologica invita a docce più brevi, fiamma dei fornelli più bassa dopo che l’acqua bolle, lavastoviglie e lavatrice a pieno carico e – ancora –a non lasciare in stand-by gli elettrodomestici e a spegnere le lampadine quando non serve. Insomma, un po’ di risparmio che fa bene alla bolletta di ciascuno di noi e a quella nazionale.

Riserve e forniture alternative alla Russia

Assieme al contenimento dei consumi, poi, si fa affidamento sulle riserve (gli stoccaggi sono all’83 per cento, in linea con gli obiettivi), lo sviluppo delle fonti rinnovabili e le importazioni alternative a quelle di Mosca, sia via tubo (in particolare dall’Algeria), sia tramite le navi che trasportano metano liquido. Che però necessità di impianti aggiuntivi per essere utilizzato: l’obiettivo di Palazzo Chigi è rendere operativo uno dei due nuovi rigassificatori galleggianti nei primi mesi dell’anno prossimo.

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