Secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia il prezzo medio nazionale, dai dati pubblicati l'8 agosto, è in discesa. Il diesel al self è venduto a 1,815 euro al litro, con le compagnie tra 1,799 e 1,833 euro al litro (no logo 1,813). Ma uno studio di Goldman Sachs frena e avverte su possibili rialzi
Calano ancora i prezzi dei carburanti, almeno secondo l'elaborazione di Quotidiano Energia sui dati dell'8 agosto riguardanti il prezzo medio nazionale
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Il costo praticato della benzina in modalità self è 1,833 euro al litro (1,861 il livello rilevato venerdì), con i diversi marchi compresi tra 1,818 e 1,854 euro al litro (no logo 1,829)
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Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,815 euro al litro (contro 1,841), con le compagnie tra 1,799 e 1,833 euro al litro (no logo 1,813)
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Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato si attesta a 1,977 euro al litro (2,010 il prezzo rilevato venerdì), con gli impianti colorati che praticano prezzi tra 1,912 e 2,028 euro al litro (no logo 1,881)
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La media del diesel servito è 1,960 euro al litro (contro 1,991), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,896 e 2,013 euro al litro (no logo 1,864)
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I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,814 a 0,838 euro al litro (no logo 0,805). Infine sale il prezzo medio del metano auto, collocandosi tra 2,202 e 2,693 euro (no logo 2,375)
Ma ad avvertire su una possibile inversione del trend è Goldman Sachs, che in uno studio spiega come rimangano forti le ragioni per un aumento dei prezzi del greggio, anche in presenza di shock quali "recessione, politica cinese zero-Covid e settore immobiliare, rilascio delle riserve strategiche Usa e produzione russa in ripresa ben al di sopra delle aspettative", con il mercato che rimane in un disavanzo maggiore di quanto ci si aspettasse negli ultimi mesi
Ne deriva che i prezzi del petrolio, secondo le previsioni della banca americana, non si abbasseranno in modo significativo nemmeno di fronte alle crescenti spinte recessive sull'economia mondiale
Quanto ai mesi scorsi il forte ribasso dei prezzi del Brent secondo Goldman Sachs può essere spiegato "dall'aggravarsi della crisi energetica russa, poiché aumenta i costi di trasformazione del greggio dal suolo alla pompa in tutto il mondo, mentre crescono anche i prezzi del gas nell'Ue, le tariffe di trasporto e l'utilizzo della raffinazione globale”
Lo studio sottolinea inoltre la divergenza tra il prezzo del Brent, che era in media di 110 dollari al barile a giugno-luglio, e il prezzo globale del carburante al dettaglio, equivalente a 160 dollari al barile, spiegando come "la disconnessione tra i prezzi finanziari al dettaglio e quelli finanziari del Brent" sia "stata molto più ampia di quanto ci si aspettasse"