Il ministro della Transizione ecologica ospite a Sky TG24 parla anche di energia: “Dobbiamo accumulare gas, abbiamo avuto un calo dei flussi del 15%, è una corsa perché con la guerra in Ucraina la Russia sta chiudendo i rubinetti". Poi, sul tema bollette, aggiunge: "Sono stati stanziati oltre 30 miliardi in un anno per mitigare la folle corsa dei prezzi"
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Se la Russia chiudesse i rubinetti del gas l'Italia subirebbe meno di altri Paesi europei, "è chiaro però che avremo un inverno difficile e francamente nessuno vuole fare misure restrittive. Un conto è dire abbassiamo la temperatura del riscaldamento di un grado, o dire per qualche mese andiamo avanti con le centrali a carbone, perché intanto risparmiamo gas transitoriamente, un conto è dire dobbiamo interrompere le attività. Questo noi cerchiamo di non farlo, però devo dire che siamo in una posizione abbastanza buona in questo momento". A dirlo, ospite a Progress su Sky TG24, è il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ricorda come Mosca abbia tagliato del 15% le forniture di gas all'Italia. Poi, parlando dell'ultimo Cdm in tema bollette, aggiunge: "Ha confermato tutte le misure che devono attenuare il peso dell’aumento dei costi, sono stati stanziati oltre 30 miliardi in un anno per mitigare la folle corsa dei prezzi". Sull'emergenza idrica, osserva, "paghiamo errori e carenze decennali": il governo, come anticipato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, si prepara da lunedì 4 luglio a dare il via libera ai piani di emergenza regionali.
"Aiuteremo operatori e gestore a reperire e stoccare l'energia"
"L'obiettivo principale è garantire le forniture di gas per l'inverno, quando c'è il picco di consumi industriali e domestici. Con la guerra, in Italia abbiamo avuto un calo dei flussi del 15%" e la Russia ora ha annunciato che "Nord Stream verrà chiuso due settimane per manutenzione: questo comporterà che ci sarà ancora meno gas e i prezzi aumenteranno perché il mercato del gas è speculativo e ci sarà un'ulteriore corsa all'accaparramento", spiega Cingolani. "Per affrontare questa situazione - continua - abbiamo innanzitutto previsto nel dl bollette misure per l'aumento degli stoccaggi. Oggi siamo attorno al 60% e dobbiamo arrivare al 90%. Per questo abbiamo previsto dotazioni finanziarie per consentire agli operatori e al gestore di reperire il gas sul mercato e mettere in sicurezza queste forniture per l'approvvigionamento del Paese".
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"In questo momento noi più robusti della Germania"
"È chiaro che la Germania parte da una posizione economica diversa rispetto a noi sul tema degli stoccaggi - aggiunge Cingolani - Ha messo 40 miliardi su questa cosa, e dunque è di poco più avanti rispetto all'Italia. Ma in questo momento noi siamo molto più robusti della Germania sulla questione energetica". "Siamo l'unico Paese che, da diverse settimane, ha completamente differenziato le fonti di approvvigionamento del gas - dice il ministro - Gli altri Paesi si trovano in una condizione di emergenza e devono correre, mentre l'Italia può costruire un futuro più stabile. Non cambierei la nostra posizione in questo momento".