Live In Venezia, il dibattito su inflazione e salari

Economia

Giorgio Rizza

A Sky TG24 Economia in onda da Venezia, con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, l’economista della Columbia University Jeffrey Sachs e l’imprenditore e fondatore di Eataly Oscar Farinetti, un intenso confronto sugli effetti del caro-vita e la difesa del potere d’acquisto dei salari

ascolta articolo

Al centro delle prossime sfide che riguardano l’economia del nostro Paese non ci sono solo gli effetti diretti della guerra, anche e soprattutto l’impatto che il forte rialzo dell’inflazione incomincia ad avere sui bilanci di famiglie ed imprese. E così il dossier prezzi-retribuzioni entra da protagonista all’interno dello spazio economico di Live In Venezia.

Le proposte sul taglio del cuneo fiscale

Questo problema, ha detto il ministro Mariastella Gelmini è ben chiaro nell’agenda di governo e dopo i 30 miliardi messi per mitigare l'impennata energetica che spinge sui rincari generalizzati, ora occorre intervenire per difendere i salari di lavoratori e le pensioni. Il punto è come farlo, cioè da dove partire per evitare, come ha sottolineato il monito del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che si dia inizio ad una vana rincorsa tra prezzi e salari. La proposta della titolare del dicastero degli Affari regionali è concentrarsi sul taglio del costo del lavoro. Una soluzione che potrebbe trovare allineati sindacati e imprese. La complessità dell’attuale situazione economica, ha continuato, non deve portare a contrapposizioni. Il governo Draghi sta alimentando concretezza e spirito nazionale, dobbiamo proseguire in questa direzione.

Le polemiche sul Reddito di Cittadinanza

Insieme al taglio del cuneo fiscale, prosegue il ministro, bisognerebbe spendere di meno sul Reddito di Cittadinanza, che ha certamente avuto una sua funzione durante la pandemia, ma oggi ci allontana dalla realtà. Su questo ultimo punto è arrivato il fermo no del segretario generale della Cgil Maurizio Landini: pensare di aumentare le paghe togliendo il Reddito di Cittadinanza sarebbe una follia, in un’Italia dove sono aumentate le diseguaglianze e la ricchezza in mano a pochi.

Il nodo su adeguamento salari-prezzi

Invece, è la replica del sindacalista, occorre rinnovare i contratti nazionali adeguando gli stipendi all’inflazione reale ormai quasi al 7% e non al valore depurato dall’energia. La gente fatica ad arrivare a fine mese, il rischio è quello di una implosione sociale.

Ai giovani, secondo l’imprenditore Oscar Farinetti, dovremmo garantire almeno 1.500 euro netti iniziali, intervenendo sul cuneo fiscale, ma le risorse per arrivare a questo richiedono un nuovo modo di vedere la politica socio-economica, serve un grande colpo d’ala. Aumentare le retribuzioni, ha rilanciato Landini, non sono una misura contro l’economia, anzi è la condizione stessa per farla ripartire. Dando una maggiore disponibilità di spesa alle persone, aumentano i consumi e la domanda interna. 

La guerra in Ucraina e la frenata della crescita globale

Progetti e istanze che però devono tenere conto del drammatico conflitto in Ucraina e delle incognite sulla crescita globale. Tra pandemia, guerra e sanzioni, per l’economista della Columbia University Jeffrey Sachs, il mondo è stato colpito da una sequenza di veri e propri shock. La risposta delle banche centrali è stata quella di inondare il sistema di denaro, ma la prima cosa da fare, ha concluso, è mettere fine al tragico scontro tra Russia e Ucraina, perché altrimenti la crisi dell’economia continuerà.

Economia: I più letti