
Reddito di cittadinanza, controlli incrociati Inps-Ministero Giustizia. Come avvengono
È entrato in vigore il protocollo che estende il meccanismo dei controlli. Grazie ai sistemi di interoperabilità, le due banche dati si possono scambiare le informazioni utili alle verifiche relative alla concessione o alla revoca del beneficio. È ora possibile monitorare l'esistenza nel sistema del Casellario Centrale di condanne con sentenza passata in giudicato che precludono il diritto al RdC

Si estende il meccanismo dei controlli sul Reddito di cittadinanza (RdC) con il protocollo tra Inps e Ministero della Giustizia operativo dall’1 giugno per lo scambio delle informazioni utili alle verifiche relative alla concessione e/o alla revoca del beneficio
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Grazie ai sistemi di interoperabilità messi a punto dall'Inps e dal Ministero della Giustizia saranno effettuati controlli su tutti i richiedenti e percettori di RdC attraverso la trasmissione da parte di Inps al Ministero della Giustizia dell'elenco costantemente aggiornato dei soggetti beneficiari del RdC
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In questo modo potrà essere verificata l'esistenza nel sistema del Casellario Centrale di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di truffa per conseguimento di erogazioni pubbliche
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Gli esiti di tali verifiche - spiega l'Inps - "consentiranno di disporre la revoca del RdC eventualmente percepito ovvero di non riconoscere il beneficio"
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Lo scambio integrale delle informazioni “avviene nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, attraverso la creazione di un circuito privato virtuale sicuro sulle dorsali pubbliche”, aggiunge l’Inps
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"Il protocollo è frutto di una intensa collaborazione tra le due istituzioni ed è un significativo passo in avanti verso maggiori controlli automatizzati per l'erogazione del reddito di cittadinanza a chi ne ha diritto”, commenta il presidente dell'Inps Pasquale Tridico

“Il potenziamento delle verifiche e dell'interoperabilità delle banche dati su tutte le prestazioni è una priorità dell'Istituto, per garantire i cittadini e gli interessi del Paese”, ha detto Tridico

"Grazie a un intenso lavoro di squadra tra Inps, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati (DGSIA), e Dipartimento per gli Affari di giustizia (DAG) è stato possibile approfondire congiuntamente ogni aspetto tecnico e normativo per realizzare procedure che puntano sempre di più sui controlli preventivi rispetto all'erogazione della prestazione”, afferma Vincenzo Caridi, Direttore Generale dell’Inps

“Nuove tecnologie e competenze ci permetteranno di incrementare ulteriormente l'efficacia dei servizi della PA e i controlli sincroni”, conclude Caridi