
Antitrust contro la shrinkflation: cos’è e a cosa fare attenzione
L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha acceso un faro contro la particolare tecnica di marketing attraverso cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo i prezzi sostanzialmente invariati. Cosa c’è da sapere

L’Antitrust si impegna a 360° per tutelare i consumatori italiani da potenziali danni da pratiche commerciali scorrette. Solo nel 2021 ha irrogato a società che operano in diversi settori multe per oltre 88 milioni di euro
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L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato ora ha acceso anche un faro sulla "Shrinkflation", quella particolare tecnica di marketing, attraverso cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo i prezzi sostanzialmente invariati
Meno prodotto allo stesso prezzo, cos'è la shrinkflation
L'Antitrust punta il dito anche contro alcuni danni da teleselling nell'energia, oltre che contro i comuni che caricano le contravvenzioni di costi extra per gli accertamenti o nei confronti di quelli che non osservano la prescrizione biennale sulle bollette, e in particolare su quelle dell’acqua
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Tornando alla shrinkflation, l’Antitrust ha detto di essere “ben al corrente" del fenomeno che sta monitorando per "verificare se possa avere rilevanza ai fini dell' applicazione del Codice del Consumo, con particolare riferimento alla disciplina in materia di pratiche commerciali scorrette”

Stampa e consumatori hanno infatti lanciato più volte l'allarme sul “restringimento” delle confezioni di prodotti soprattutto alimentari e per l'igiene della casa. Il problema, secondo il responsabile dell’Antitrust Giovanni Calabrò, non è la riduzione in sé della quantità di prodotto contenuta nella confezione, decisione aziendale legittima, ma la trasparenza di tale modifica nei confronti del consumatore

Ad accogliere con favore la presa di posizione dell'Autorità sono le associazioni dei consumatori: "Speriamo che l'Antitrust condanni queste aziende e non si limiti alla moral suasion", ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, mentre Carlo Rienzi del Codacons segnala che la shrinkflation "determina un'inflazione occulta a danno dei consumatori e svuota i carrelli della spesa”

Secondo l'esposto sarebbero undici le classi merceologiche interessate, con picchi nell'ambito di zuccheri, dolciumi, confetture, cioccolato, miele (in 613 casi diminuzione della quantità e aumento del prezzo) e in quello del pane e dei cereali (788 casi in cui, però, si è riscontrata solo una riduzione delle confezioni). Si dovrebbe pon fare anche particolarmente attenzione a bibite, succhi di frutta, latte, formaggi, creme e lozioni