Dopo il primo stop dell’Ucraina ai flussi di gas russo verso l’Europa, il sistema italiano non sta subendo rallentamenti e gli approvvigionamenti di gas sono regolari. Secondo i dati di Snam, i flussi che da Est arrivano a Tarvisio (in Friuli-Venezia Giulia) sono in diminuzione rispetto a ieri, ma sono compensati da un maggior afflusso da Nord a Passo Gries grazie all'interconnessione delle reti e alle varie fonti di importazione
Nessun rallentamento nel sistema italiano sul fronte delle forniture di gas. È quanto emerge dai dati pubblicati sul sito di Snam. L’attenzione è alta dopo che, nelle scorse ore, c’è stato il primo stop dell’Ucraina ai flussi di gas russo verso l’Europa. Grid, il gestore del sistema di trasporto del gas di Kiev, ieri ha annunciato che da oggi il transito attraverso il punto di ingresso di Sokhranivka si ferma “a causa delle azioni delle forze di occupazione russe": si tratta di uno dei due punti di ingresso chiave in Ucraina dei flussi di gas russo verso l'Europa (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE DI SKY TG24 – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
Nessun rallentamento in Italia
Da quanto emerge dai dati di Snam, gestore delle reti italiane, per ora il sistema italiano non sta subendo rallentamenti e gli approvvigionamenti di gas sono regolari. I flussi che da Est arrivano a Tarvisio (in Friuli-Venezia Giulia) sono in diminuzione rispetto a ieri, ma sono compensati da un maggior afflusso da Nord a Passo Gries grazie all'interconnessione delle reti e alle varie fonti di importazione. Il sistema è bilanciato, la domanda risulta soddisfatta e proseguono anche le iniezioni di gas in stoccaggio: a fronte di una domanda giornaliera nazionale stimata intorno ai 147 milioni di metri cubi, la previsione sulle immissioni è di circa 244 milioni, con 97 milioni di metri cubi destinati agli stoccaggi.