Confindustria: tenuta imprese a rischio nei prossimi mesi

Economia

Il Centro studi di Confindustria nell'indagine sulla produzione industriale stima, con gli effetti della guerra, un calo a marzo dell'1,5% e del 2,9% nel primo trimestre 

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Confindustria lancia l’allarme sulla produzione industriale italiana. "Indici di sentiment sull'attività imprenditoriale e di fiducia, in flessione a marzo, preannunciano rilevanti ripercussioni sull'effettiva capacità di tenuta delle imprese nei prossimi mesi" si legge nell'indagine sulla produzione industriale del Centro studi di Confindustria, che stima con gli effetti della guerra un calo della produzione industriale a marzo dell'1,5% e nel primo trimestre del 2,9%.

Nel primo trimestre produzione -2,9%

Il centro studi di Confindustria stima dunque una flessione dell'1,5% a marzo della produzione industriale, dopo il parziale rimbalzo registrato a febbraio (+1,9%). Nel primo trimestre 2022, viene stimata una diminuzione della produzione industriale di -2,9% rispetto al 4° trimestre del 2021, che inciderà negativamente sulla dinamica del Pil. Gli ordini in volume diminuiscono a marzo di -0,8% su febbraio, quando erano scesi di -0,1% su gennaio: dati molto negativi per le prospettive della produzione da aprile. 

An employee works during his shift at the production line of the Codogno-based Italian multinational company MTA, specialized in electromechanical components for the automotive industry, on May 20, 2020 in Codogno, southeast of Milan, one of the villages at the epicenter of the coronavirus epidemic in February, as the country's is easing its lockdown aimed at curbing the spread of the COVID-19 infection, caused by the novel coronavirus. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

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Le imprese manifatturiere in difficoltà

Secondo Confindustria dopo l’intensa caduta registrata a gennaio (-3,4%), il parziale recupero di febbraio "è dovuto prevalentemente ad un effetto base di rimbalzo statistico". Il deflagrare del conflitto, si legge nell'indagine, ha accentuato da fine febbraio l’incidenza dei fattori che ostacolavano l’attività economica e produttiva italiana, già prima della guerra (rincari delle materie prime, scarsità di materiali). Ne è derivato, quindi, un netto peggioramento congiunturale che trova conferma nel calo di fiducia delle imprese registrato a marzo, a 105,4 da 107,9 di febbraio, e nella flessione del Pmi manifatturiero (a 55,8 da 58,3 del mese scorso). A questo si aggiunge una sensibile diminuzione nei giudizi e nelle attese di produzione delle imprese manifatturiere, il cui valore non toccava livelli così bassi da giugno dello scorso anno.

A worker prepares the shipment of products orders in the LDC factory, specialized in the manufacturing of processed food products, in Sable-sur-Sarthe, western France, on March 5, 2012. AFP PHOTO/JEAN-FRANCOIS MONIER (Photo by JEAN-FRANCOIS MONIER / AFP) (Photo by JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images)

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