Carburanti, con lo sconto benzina ai livelli di un mese fa

Economia

Simone Spina

Operativo il taglio dell’accisa deciso dal governo. Vale 30,5 centesimi al litro sulla verde e il diesel. I prezzi tornano alle quote precedenti allo scoppio della guerra in Ucraina. Il ministro Cingolani: servono almeno tre anni per renderci indipendenti dal gas russo

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Benzina e diesel tornano al prezzo che avevano prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Sotto i due euro al litro, dunque, grazie all’entrata in vigore del taglio deciso dal governo. Una sforbiciata che nel complesso vale 30,5 centesimi per ogni litro di carburante e che durerà per trenta giorni. Lo sconto appare un po’ più corposo di quanto annunciato perché con la riduzione dell’accisa (un tributo fisso) bisogna ricalcolare l’Iva (che è in percentuale). Se festeggiano gli automobilisti (il pieno in media costa 15 euro in meno) non si può dire altrettanto per chi vende verde e gasolio: temono perdite perché hanno già versato l’accisa prima del taglio (quando era più alta).

L'ombra della speculazione

Sui prezzi, intanto, ha riferito in Parlamento il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, sottolineando come le tariffe salgano all’aumento del costo del petrolio in modo “immediato, mentre l’adeguamento alla riduzione del prezzo del greggio è ritardato”. Ombre di speculazioni anche a proposito del gas. Cingolani ha detto che nell’ultimo anno il costo del gas importato è triplicato, mentre quello deciso dal mercato è aumentato di otto volte. “Stiamo pagando un prezzo - ha aggiunto il ministro - che non ha nulla a che vedere con il costo della materia prima". 

Almeno tre anni per sostituire il gas russo

Il governo continua comunque a cercare alternative al metano russo. Mentre diventano operative le nuove misure per alleggerire l’impatto delle bollette (bonus più estesi, rateizzazioni, aiuti ai settori più colpiti) finanziate per lo più con un prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche, Cingolani ha spiegato che, con misure strutturali decise a livello europeo, sono necessari almeno tre anni per poter fare a meno del metano di Mosca. Intanto, nell’ottica di ridurre questa dipendenza, l’Italia ha ordinato due nuove navi per il gas liquido, da acquistare sempre all’estero ma non da Vladimir Putin.

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