
Cessione credito 2022: come sfruttarlo prima delle nuove regole del decreto Sostegni-ter
Stop dal Consiglio dei ministri al trasferimento a catena, ossia senza limiti, del credito d’imposta sui bonus edilizi (Superbonus, Ecobonus, bonus Ristrutturazioni, Sismabonus, bonus facciate). Questa operazione potrà essere effettuata una sola volta sia dai beneficiari della detrazione sia dai fornitori che lo ricevono o praticano lo sconto in fattura verso soggetti terzi. Ecco cosa è possibile fare prima del 7 febbraio

Il decreto Sostegni-ter approvato dal Consiglio dei ministri ha messo un limite alla cessione del credito d’imposta sui bonus edilizi quali Superbonus, Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, Sismabonus, Bonus Facciate
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Secondo le nuove disposizioni, il tax credit potrà essere ceduto una sola volta sia da parte dei beneficiari della detrazione, sia da parte dei fornitori che ricevono il credito o praticano lo sconto in fattura. Entrambi i soggetti, insomma, potranno cedere questo credito d’imposta una sola volta ad altri soggetti senza che siano poi possibili ulteriori passaggi
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La data del cambio delle regole stabilita dal Decreto Sostegni-ter è quella del 7 febbraio 2022. Prima di questa data la cessione del credito d’imposta non avrà limiti. I crediti ceduti prima del 7 febbraio potranno essere ceduti ancora una volta dopo tale data
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Si legge nella bozza del decreto: “I crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati precedentemente oggetto di una delle opzioni […] possono costituire oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione ad altri soggetti […], nei termini ivi previsti"
Tra i soggetti cui si può cedere il credito d’imposta ci sono anche banche e intermediari finanziari, che tuttavia non potranno cederlo a loro volta

Fornitori e imprese edili che praticano lo sconto in fattura avranno la possibilità di recuperare l’importo scontato sotto forma di credito d’imposta e cederlo a loro volta a soggetti terzi, ma una sola volta. Questi soggetti terzi non potranno invece continuare la catena della cessione del credito
Tale operazione rientra nelle misure anti-frode messe in campo dal governo. Tra le altre misure introdotte dal decreto Antifrodi ci sono il visto di conformità, ossia una attestazione che garantisca sostanzialmente che ci sono i presupposti per richiedere la detrazione d’imposta, e l’asseverazione, una attestazione che invece verifica e attesta la congruità delle spese sostenute secondo i valori stabiliti per alcune categorie di beni

Qualora l’’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare che ci sono rischi di frode, in autonomia può procedere alla sospensione della cessione del credito di imposta per un periodo fino a 30 giorni

Dopo questo lasso di tempo, l’Amministrazione finanziaria procede con le verifiche del caso. Se non si riscontrano irregolarità, lo stop viene revocato

Quando esistono gli estremi per la sospensione della cessione del credito? Quando non c’è coerenza dei dati nelle comunicazioni di cessione del credito, quando si evincono difformità delle informazioni in Anagrafe tributaria o in possesso del Fisco o quando si riscontra uno storico di analoghe cessioni già effettuate da cedenti e cessionari