
Manovra, ipotesi proroga Superbonus 110% senza tetto Isee anche per villette monofamiliari
Il passaggio in Parlamento potrebbe eliminare, come chiesto da diversi partiti, il limite dell'indicatore del reddito a 25mila euro annui previsto nel testo approvato in Consiglio dei ministri. Per le case abitate da una sola famiglia l’agevolazione uguale a come è attualmente è prevista fino al 30 giugno 2022. La versione finale della legge di Bilancio dovrebbe prorogare anche la cessione del credito e sconto in fattura per tutti gli altri bonus edilizi

Proroga del Superbonus 110% per le villette unifamiliari, senza limiti di Isee. È questa l’ipotesi che potrebbe arrivare con l’approvazione finale da parte del Parlamento della Legge di Bilancio 2022
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Nel testo della Manovra approvato in Consiglio dei Ministri viene prorogato il Superbonus alle stesse condizioni attuali fino al 30 giugno 2022. Mentre da quella data a fine anno si fissa il limite Isee di 25mila euro per poter usufruire del bonus, se si è proprietari di una villetta
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Inizialmente si era anche parlato della possibilità di una generalizzata eliminazione del bonus per le abitazioni unifamiliari, mantenendola solamente per i condomini e per le case popolari
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Da subito si erano levate critiche, fuori e dentro la maggioranza, e da parte delle associazioni di categoria: architetti e ingeneri sottolineano come il Superbonus 110% sia stato fondamentale per il settore edile, in ripresa dopo anni difficili, iniziati con la crisi del 2007-2008. Inoltre, secondo molti, il tetto dei 25mila euro annui non sarebbe rappresentativo di una posizione di ricchezza familiare
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Il Superbonus 110% per le case indipendenti resta confermato solo fino al 30 giugno 2022 (poi si basa sul limite Isee), mentre per gli appartamenti in condomìni è previsto un meccanismo di “decalage”, che ridurrà l’importo del beneficio al 70% a partire dal 2024 e al 65% nel 2025

Cessione del credito a un terzo intermediario e sconto in fattura hanno permesso a chi ne ha usufruito di sfruttare subito i vantaggi fiscali previsti, senza dover attendere le detrazioni dall’Irpef negli anni successivi ai lavori edilizi