Il differenziale tra il rendimento del titolo di Stato italiano (Btp) a dieci anni e quello tedesco (Bund) di pari durata è salito oltre i 130 punti, ai massimi da novembre 2020. Quali sono le ragioni? Quanto è preoccupante? IL VIDEO
Il termometro della fiducia nei confronti dell'Italia tentenna. Lo testimonia il valore raggiunto dallo spread, la misura che in ambito finanziario rileva lo stato di salute di un'economia, e che oggi ha superato quota 130 punti. Mai così in alto da novembre 2020, e dunque valore record anche dall'inizio della presidenza di Mario Draghi.
Nessuna preoccupazione eccessiva, però. Almeno secondo Andrea Carzana, della Columbia Threadneedle Investments, che spiega a Sky TG24 Business come "le riforme economiche siano soddisfacenti. Ad oggi lo spread è su livelli accettabili. Merito degli sforzi del presidente del Consiglio di rispondere alle aspettative europee". Secondo l'esperto, a fare la differenza sarebbero le riforme strutturali che l'Italia sta mettendo in cantiere, "quelle che servono per cambiare". Il vero rischio, sostiene Carzana, è l'"incertezza politica su chi guida il Paese, che è stato il grande problema degli ultimi anni. Se dovesse tornare, allora gli spread torneranno a salire molto di più".
Come si spiega, quindi, il picco raggiunto? A Sky TG24 Business, Fabrizio Pagani, di Muzinich &Co., afferma che "lo spread si muove su logiche diverse in questo periodo. Le banche centrali devono decidere come rientrare dalle misure straordinarie che hanno preso durante la pandemia, facendo il cosiddetto "tapering". La Banca centrale europea ha deciso di rinviare la decisione probabilmente alla riunione di dicembre e nelle prossime settimane adotterà qualche misura". Se infatti le banche centrali rialzassero i tassi di interesse, diventerebbe più costoso per gli Stati più indebitati prendere a prestito denaro dal mercato. Ecco dunque perché in un contesto generale di aumento dei tassi, quelli italiani tendono a salire di più.
Questa settimana, poi, ci saranno importanti appuntamenti. "Si terranno le riunioni della banca centrale americana e di quella inglese - prosegue Pagani - E qui ci aspettiamo il tapering e forse anche il rialzo dei tassi. Tutto questo crea un sentimento di incertezza, che porta a un allargamento degli spread".
Nella puntata di Sky TG24 Business del 1 novembre, spazio anche ai rapporti economici tra Albania e Italia e alla diplomazia sanitaria, con Ilir Meta, Presidente dell'Albania.