Aumento bollette, dagli sconti agli aiuti per le Pmi: il vademecum Ue sull’energia
La Commissione europea ha fornito alcune indicazioni che permettano agli Stati di tamponare nell’immediato l'emergenza del caro prezzi, affiancate da altre misure a medio-lungo termine fra cui un appalto congiunto di scorte di gas per la creazione di riserve strategiche. Sul tavolo anche il ruolo di Gazprom e la Francia e i Paesi dell'Est Europa che tornano a chiedere una patente di sostenibilità per il nucleare
Voucher e aiuti diretti per le famiglie, riduzione dell'Iva e spostamento fuori bolletta degli oneri per le rinnovabili. Sono queste alcune delle indicazioni del vademecum sui prezzi dell'energia stilato dalla Commissione europea per permettere agli Stati membri di tamponare l'emergenza del caro prezzi nell'immediato. Ma ci sono anche proposte di medio-lungo termine, in arrivo a dicembre, per interventi strutturali sul mercato di elettricità e gas
GUARDA IL VIDEO: Bollette, vademecum Ue agli Stati contro caro prezzi
VOUCHER ENERGIA - Fra le indicazioni quella di voucher destinati alle fasce della popolazione più povere, che saranno finanziati tra l'altro dalle entrate delle aste Ets
Il comunicato ufficiale della Commissione europea sul vademecum
TASSE - Riduzione delle aliquote fiscali in modo limitato e mirato, possibilità di dilazionare i pagamenti delle bollette
Aumento bollette, incrementi per il bonus sociale luce e gas: ecco gli importi
AIUTI DI STATO - Indirizzati alle imprese nel rispetto delle norme Ue. È anche prevista la possibilità di aggregare la domanda delle Pmi
Aumento bollette, ecco chi paga di più in Europa
MERCATO - Un’indagine sul mercato dell'energia e il rafforzamento del monitoraggio anti-speculazione nell'Ets (Emission Trading Scheme)
RINNOVABILI - Facilitare gli accordi, aumentare gli investimenti sul medio-lungo termine, sviluppare la capacità di stoccaggio per supportare anche le batterie e l'idrogeno
ACQUISTI COMUNI - Nel medio-lungo termine, appalto congiunto di scorte di gas per la creazione di riserve strategiche. La partecipazione degli Stati membri sarà su base volontaria
CONSUMATORI - Nel medio-lungo termine, ampliare la scelta sulle forniture, facilitare il passaggio a contatori intelligenti e aprire alle comunità energetiche
Il vademecum della Commissione europea conferma che la risposta a breve termine al caro energia la dovranno gestire gli Stati nel perimetro delle regole Ue. Ma Bruxelles è consapevole delle conseguenze più vaste che la crisi potrebbe avere sui rapporti con i Paesi vicini, da cui dipende per le forniture di gas e petrolio, e sul piano interno, ovvero sul Green Deal
Sul primo fronte, alle porte dell'inverno, preoccupa soprattutto il gas. La Commissione ha annunciato un'indagine su eventuali comportamenti anti-competitivi nel mercato e vigila su eventuali speculazioni nell'Ets, di cui comunque a oggi non c'è traccia
Gazprom ha "offerto poca o nessuna capacità extra per allentare la pressione sul mercato del gas dell'Ue", ha detto la commissaria Ue per l'Energia Kadri Simson. "La Russia ha aumentato le forniture del 15%", ha risposto il presidente russo Vladimir Putin, ed è "pronta ad aumentarle ancora, se ce lo chiederanno". Il presidente russo ha anche spiegato che Gazprom è interessata a contratti a lungo termine, che danno stabilità dando un " vantaggio a fornitore e consumatore"
Sul fronte interno, il caro prezzi ha spinto la Francia e i Paesi dell'Est Europa a tornare a chiedere una patente di sostenibilità per il nucleare. Oggi la Commissione si è limitata a ripetere che deciderà "sulla base della scienza" e a tempo debito. Lo stesso vale per il ruolo del gas nel periodo di transizione. Ma lo stallo dura da aprile, con la Germania che guida un gruppo di Stati totalmente contrari a dare l'ok agli investimenti verdi sull'atomo (nella foto la commissaria per l'Energia Ue Kadri Simson)
Intanto il Consiglio Ue ha bloccato la decisione già presa su tutte le altre attività economiche green finché non ci sarà chiarezza anche sul ruolo del nucleare e del gas. Per ora Bruxelles ha consegnato quanto promesso: una panoramica di quel che gli Stati possono fare con le regole attuali per fronteggiare i rincari; un'analisi del mercato che annuncia prezzi più bassi dopo l'inverno; l'impegno a valutare entro dicembre l'opzione di riserve comuni di gas, con adesioni volontarie da parte dei Paesi
La proposta francese di modifica del meccanismo del mercato Ue dell'energia che nella situazione attuale fa sì che il gas faccia il prezzo per tutti gli altri, invece, ha ricevuto un’esplicita bocciatura. "Non è chiaro come un sistema del genere possa funzionare meglio dell'attuale, che assicura l'incontro di domanda e offerta in ogni momento e incentiva gli investimenti in rinnovabili di cui abbiamo bisogno", ha detto la commissaria Simson (nella foto)
Ma le partite sul caro energia e il ruolo di gas e nucleare nella transizione restano aperte. Il documento presentato dalla Commissione sarà la base su cui si confronteranno i leader europei nel vertice in programma della settimana prossima. E subito dopo, il 26 ottobre, secondo quanto annunciato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani (nella foto), si terrà una riunione straordinaria dei ministri dell'Energia Ue