Green pass al lavoro, chi è senza non sarà sospeso

Economia

Simone Spina

Obbligo dal 15 ottobre. Senza certificazione non si riceverà le stipendio ma non ci saranno conseguenze disciplinari. Solo nelle imprese con meno di 15 dipendenti chi non ha il passaporto sanitario potrà essere sostituto temporaneamente. Per votare a ottobre non servirà il green pass, necessario invece per gli scrutatori ma solo per i ballottaggi

Chi dal 15 ottobre non avrà il green pass per entrare in fabbrica o in un ufficio non verrà pagato ma non sarà sospeso. E’ questa la principale novità del decreto che estende la certificazione verde a tutti i lavoratori: 23 milioni di italiani, fra dipendenti pubblici e privati, autonomi e partite Iva.

Nella versione definitiva il provvedimento prevede che coloro che non si sono vaccinati o non hanno il tampone per il Covid saranno considerati assenti ingiustificati, con la conseguenza che non avranno lo stipendio fino a quando non si metteranno in regola.

Ma non potranno essere licenziati e non scatterà nemmeno la sospensione ventilata nei giorni scorsi. In pratica, non ci saranno conseguenze disciplinari e il lavoratore in questione potrà rientrare al suo posto quando avrà il certificato verde.

C’è però un’eccezione per le piccole imprese. In quelle con meno di quindici dipendenti, chi farà più di cinque giorni di assenza ingiustificata potrà essere sostituito, e quindi sospeso, per un massimo di dieci giorni, con la possibilità di un solo rinnovo della stessa durata.

Tutto questo vale fino al 31 dicembre e ci sono multe fino a 1.500 euro per chi entra al lavoro senza certificato; sanzioni (da 400 a 1.000 euro) anche per chi non effettua i controlli, ma su quest'ultimo aspetto si attende che Palazzo Chigi spieghi nel dettaglio come andranno fatte le verifiche, che appaiono problematiche soprattutto per le famiglie che dovranno accertare il green pass a idraulici, elettricisti, colf, babysitter e badanti.

Novità anche per le prossime elezioni amministrative. Il green pass non sarà necessario ovviamente per votare; nessun obbligo per scrutatori e presidenti di seggio per il primo turno del 3-4 ottobre, mentre dovranno averlo negli eventuali ballottaggi di due settimane dopo, quando la certificazione sarà entrata in vigore.

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