Giovedì primo test per Evergrande: deve pagare 83 milioni di interessi

Economia

Il gruppo immobiliare cinese è sull'orlo del fallimento e c'è chi crede che possa contagiare il resto del sistema finanziario cinese e internazionale. Anche se alcuni numeri sembrano indicare il contrario

ll gigante dai piedi d'argilla Evergrande è chiamato al primo test: giovedì dovrà ripagare 83 milioni di dollari di interessi su debiti contratti nel passato. Se non lo farà inizierà definitivamente il processo di fallimento dell'ex secondo colosso immobiliare cinese che impiega alle proprie dipendenze circa 200mila collaboratori.

La notizia è che intanto ha assicurato che ripagherà 36 milioni relativi a un'altra obbligazione dedicata ai risparmiatori cinesi. Non ci sono certezze invece sul restante. E non sarebbe cosa da poco: non si tratta di un piccolo mutuo, ma di un debito totale da 300 miliardi di dollari, per capirci quasi un sesto di quanto produce in un anno l'intera economica italiana.

 

Gli analisti ridimensionano il rischio di un effetto contagio

Se Evergrande dovesse davvero fallire sarebbero guai per l'economia cinese. Anche se non bisogna sopravvalutare l'effetto contagio: la maggior parte degli analisti crede infatti che non siamo di fronte a un nuovo "momento Lehman Brothers", la banca d'affari americana fallita nel 2008. Il settore immobiliare non è paragonabile, in termini di rischi e interconnessione, con quello finanziario. La Cina non è gli Stati Uniti in termini di rapporti finanziari con il resto del mondo. Ed Evergrande avrebbe ricevuto solo lo 0,2% del credito bancario cinese.

Il settore immobiliare arriva al 28% del Pil cinese

Certo è che non sarebbe nemmeno indolore: ad aver già versato una cauzione per acquistare una casa costruita dalla società sono in 1,5 milioni di cinesi, che in caso di fallimento avrebbero tutte le ragioni per arrabbiarsi. E d'altronde il settore immobiliare, contando anche l'indotto, arriva al 28% del Pil della Repubblica popolare cinese. Il partito cinese si trova quindi davanti a un bivio: salvare la società per tutelare i risparmiatori o lasciarla fallire, per lanciare un messaggio a tutte le aziende immobiliari piene di debiti. Xi dovrà fare bene i conti questa volta. Ascolta a questo proposito l'opinione di Simone Pieranni (Il Manifesto) ospite a Sky TG24 Business.

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