Il ministro Franco: "Ipotesi di allargare gli aiuti per le partite Iva"

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È l'idea lanciata dal titolare del Mef in audizione alla Commissione Bilancio della Camera: la soglia per accedere potrebbe essere alzata fino a 15 milioni di fatturato. Il ministro ha parlato poi di una previsione di crescita del 4,5%. Sui due decreti Sostegni: “Impatto sul Pil di circa 0,6 punti percentuali nel biennio 2021-2022”

Alzare fino a 15 milioni di fatturato la soglia per accedere ai contributi a fondo perduto per le partite Iva, utilizzando un "tesoretto" di circa 4 miliardi. È l'ipotesi lanciata dal ministro dell'Economia Daniele Franco, in audizione alla Commissione Bilancio della Camera sul decreto Sostegni bis, "per l'intervento estivo sulla base dei risultati di esercizio". Il tesoretto emergerebbe dalle domande, risultate inferiori a quanto stimato, proprio per i contributi a fondo perduto alle partite Iva, previsti dai decreti Sostegni e Sostegni Bis (LE MISURE DEL DECRETO SOSTEGNI - LE MISURE DEL SOSTEGNI BIS). Il ministro ha illustrato i dati in arrivo dall'Agenzia delle Entrate sulla platea di negozi, ristoratori, operatori del turismo che hanno fatto domanda per questi aiuti. E ha delineato un possibile intervento estivo che sarà focalizzato su queste categorie, le più colpite dalla pandemia, dopo aver qualificato l'ultimo decreto economico come indispensabile per evitare un "danno permanente all'economia". Franco ha parlato anche di previsioni economiche che migliorano: "È probabile che se tutto continua al ritmo delle ultime settimane, sul profilo economico e su quello sanitario, la previsione annua del Pil possa essere rivista al rialzo".

"Probabile rialzo della stima di crescita del 2021"

Sulle previsioni di crescita, Franco ha spiegato: "È probabile che se tutto continua al ritmo delle ultime settimane, sul profilo economico e su quello sanitario, la previsione annua del Pil possa essere rivista al rialzo", ha detto poi Franco riferendosi alla previsione del Governo di una crescita 2021 del 4,5% e alle previsioni "più ottimistiche" delle ultime settimane, fra cui quella dell'Istat (4,7%). Poi sui due decreti Sostegni: "Nel Def si ipotizzava che questo pacchetto di misure potesse avere un effetto sul Pil di circa 0,6 punti percentuali nel biennio 2021-2022, queste stime le possiamo confermare, sono valutazioni di natura prudenziale, e l'impatto sull'economia potrebbe essere maggiore".

La sede dell'Agenzia delle Entrate di via Cristoforo Colombo, Roma, 10 agosto 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

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“Risultati del primo trimestre sono migliori delle attese”

"La flessione dell'attività economica si è arrestata all'inizio dell'anno - spiega Franco - I risultati del primo trimestre sono migliori delle attese nostre ma anche di tutti i previsori, ci attendiamo un secondo trimestre in crescita e che la crescita si consolidi nel terzo e quarto trimestre". I decreti Sostegni 1 e 2 "erogano circa 70 miliardi nel complesso, circa il 4% del Pil, un intervento di dimensioni molto ampie, una parte significativa di questi interventi dovrebbe trasformarsi in flussi di cassa entro giugno-luglio".

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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"Per Alitalia con la Ue chiudiamo entro giugno"

Il ministro Franco si  è soffermato anche sulla questione Alitalia: "Siamo nella fase finale, contiamo di chiudere entro il mese", ha spiegato. "La Commissione europea riconosce il piano industriale che consentirà a Ita di essere competitiva in discontinuità con la vecchia Alitalia. Questo comporterà una transizione non facile, dei vari asset di Alitalia, alcuni passeranno a Ita, con gare". In ogni caso - ha aggiunto - "contiamo che il brand debba transitare e possa transitare alla nuova azienda. Avremo una fase di transizione e stiamo cercando di far si non comprometta la stagione estiva".  

Un aereo Alitalia in sosta all'aeroporto Leonardo da Vinci,  Fiumicino (Roma), 16 aprile 2021. I  lavoratori dell'indotto saranno in presidio lunedì 19 aprile, dalle 9 alle 12, di fronte al palazzo Alitalia. Lo annunciano in una nota Valentina Italiano, Sara Imperatori e Giuliano Scarselletti, rispettivamente della Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat-CISL Roma Capitale e Rieti e UilTrasporti Lazio. 'Chiediamo certezze e pagamento stipendi', affermano. ANSA/TELENEWS

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