Nelle raccomandazioni di primavera la Commissione europea lancia un monito sul mondo del lavoro. Viene osservato che l’Italia è stato l’unico Paese Ue che ha introdotto un divieto universale di licenziamento all’inizio della crisi. Una misura, per Bruxelles, che “avvantaggia i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, a scapito di quelli interinali e stagionali”. Landini: "Da Ue bugia totale sul blocco"
La Commissione europea ha approvato le raccomandazioni di primavera. Niente procedure di infrazione per disavanzo e debito da parte di Bruxelles, visto che il Patto di stabilità è sospeso fino al termine del 2022. Diverse però le valutazioni e le raccomandazioni agli Stati impegnati nella ripresa dopo la terza ondata della pandemia di coronavirus. Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione si è soffermata soprattutto sul mondo del lavoro, lanciando un monito sul blocco dei licenziamenti, tema che negli ultimi giorni ha fatto molto discutere e che, dopo le considerazioni dell'esecutivo comunitario, ha suscitato diverse critiche.
Il blocco dei licenziamenti in Italia
Sull’occupazione, la Commissione ha osservato che l’Italia è stato l’unico Paese Ue che ha introdotto un divieto universale di licenziamento all’inizio della crisi. Si tratta di una misura, per Bruxelles, che “avvantaggia per lo più gli insider, cioè i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, a scapito dei lavoratori interinali e stagionali”. Inoltre, un confronto con l’evoluzione del mercato del lavoro in altri Stati membri, che non hanno introdotto questa misura, “suggerisce che il divieto di licenziamento non è stato particolarmente efficace e si è rivelato superfluo in considerazione dell’ampio ricorso a sistemi di mantenimento del posto di lavoro”. In conferenza stampa il commissario al Lavoro, Nicolas Schmit, ha indicato come soluzione preferibile quella di “passare a un mercato del lavoro più attivo” puntando sulla “riqualificazione delle competenze".
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Attenzione a squilibri eccessivi
Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha ribadito che “la sospensione delle regole non significa che non ci debba essere grande attenzione a evitare l’accumulo di una maggiore spesa corrente, con conseguenze permanenti sui bilanci dei Paesi più indebitati e tra questi l’Italia”. Per l’Italia l’attenzione è sugli “squilibri macroeconomici eccessivi” determinati dall’alto debito pubblico, dalla scarsa crescita e dalla fragilità del sistema bancario. Ma la pandemia ha messo in difficoltà praticamente tutti i Paesi europei. Insieme all’Italia, registrano “squilibri eccessivi” anche Grecia e Cipro, mentre registrano “squilibri” Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia. Per la Commissione, la realizzazione delle riforme e degli investimenti nell’ambito di Next Generation Eu “contribuirà ad affrontare i problemi individuati nei precedenti cicli del semestre e avrà un ruolo importante nella correzione degli squilibri macroeconomici esistenti”.
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Landini: "Da Ue bugia totale su blocco"
Le affermazioni dell'Unione europea sul blocco licenziamenti in Italia che potrebbe essere un danno per i lavoratori precari è una "bugia totale", dice però il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini in una intervista su "L'aria che tira" su La7. "È una bugia totale - ha detto - il problema del nostro Paese è che c'è troppa precarietà, non troppo poca". Landini ha quindi ribadito la richiesta di unificare le date per la fine del blocco dei licenziamenti al 31 ottobre attuando nel frattempo la riforma degli ammortizzatori sociali nella direzione di un "sistema universale". "Quelli che lavorano sono poveri", ha detto inoltre il segretario generale della Cgil sottolineando l'aumento della precarietà e il calo che si è avuto in Italia l'anno scorso della massa salariale di 39 miliardi, anche a causa del massiccio utilizzo della cassa integrazione.
Rondinelli (M5S): "Ue sbaglia su blocco"
"Definire superfluo il blocco dei licenziamenti che ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro durante la pandemia significa essere sulla luna. Le raccomandazioni contenute nel pacchetto di primavera sulle politiche del lavoro sono oggettivamente sbagliate, non tengono conto del tessuto sociale dei Paesi membri e delle profonde ferite inferte dal blocco delle attività economiche a causa del Covid", spiega intanto Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, durante l'audizione dei commissari Dombrovskis e Schmit nella commissione Occupazione e Affari sociali del Parlamento europeo.
Tajani: no proroga blocco licenziamenti ma creare lavoro
"Non serve rinviare il problema del blocco dei licenziamenti, bisogna creare posti di lavoro, aiutando l'economia reale, con sostegni legislativi, fiscali ed economici a Pmi, industria e agricoltura e soprattutto con l'abbattimento della pressione fiscale", ha detto invece il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani. "Chiediamo un anno fiscale bianco - ha aggiunto -, che non arrivino cartelle per tutto il 2021, una pace fiscale che permetta di fare arrivare più soldi nelle casse dello Stato".
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