Alitalia, i biglietti già venduti non saranno validi sui voli Ita: si va verso rimborsi

Economia
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È uno dei dettagli emersi dall'intesa raggiunta tra il governo italiano e la Commissione europea per garantire a Bruxelles la discontinuità tra la vecchia compagnia e quella nuova. Non potendo garantirli l'ex aviolinea di bandiera con la propria liquidità, i risarcimenti spetterebbero allo stato italiano con un fondo o con una "riprotezione" su altri voli

I biglietti già emessi da Alitalia e dal programma di fidelizzazione MilleMiglia non potranno essere ereditati da Ita e quindi non saranno validi sulla nuova compagnia, il cui lancio è previsto a partire da settembre. È uno dei dettagli che emerge sull’accordo di massima trovato tra Commissione europea e il governo italiano sul piano di Roma per consentire a Bruxelles di rilevare la discontinuità economica tra Alitalia e Ita, una delle condizioni poste dall'Ue. Il passaggio dei biglietti emessi determinerebbe infatti la continuità tra la vecchia e la nuova compagnia. Il governo italiano ha quindi la necessità di trovare un altro modo per proteggere i consumatori, rispetto a una semplice conversione del biglietto Alitalia in una carta d’imbarco per un volo Ita.

Verso risarcimenti, ecco come

Si va quindi verso un risarcimento in forma economica a favore di chi ha già acquistato un biglietto Alitalia per il periodo in cui la vecchia compagnia potrebbe non essere più in grado di operare. Si fa strada l’ipotesi che sarà il governo occuparsi dei rimborsi attivando un fondo speciale, anche perché Alitalia non ha abbastanza liquidità per coprire i risarcimenti. Oppure un’altra opzione è quella della “riprotezione” dei passeggeri, sempre con fondi statali, su altri voli magari operati proprio da Ita, che dovrebbe operare sulle tratte nazionali ed europee in una rete di collegamenti simile alla vecchia Alitalia. Un’ipotesi che dovrebbe comunque passare al vaglio della Commissione europea.

L’accordo di massima con Bruxelles: meno dipendenti, meno rotte

Nella riunione su Alitalia mercoledì pomeriggio tra la vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, si è trovato un accordo di massima su cosa dovrà contenere il piano italiano. Si parla, innanzitutto, del business plan della nuova compagnia che dovrà essere coerente con quanto stabilito a Bruxelles: il ramo aviation andrà ridotto in maniera consistente rispetto a quello di Alitalia e ciò si tradurrà in meno dipendenti, meno rotte e meno aerei. Per far partire la nuova Ita, bisognerà inoltrare una richiesta di licenza operativa. Passaggi che richiederanno del tempo e che con ogni probabilità non permetteranno alla nuova compagnia di decollare prima di agosto.

Un aereo Alitalia in sosta all'aeroporto Leonardo da Vinci,  Fiumicino (Roma), 16 aprile 2021. I  lavoratori dell'indotto saranno in presidio lunedì 19 aprile, dalle 9 alle 12, di fronte al palazzo Alitalia. Lo annunciano in una nota Valentina Italiano, Sara Imperatori e Giuliano Scarselletti, rispettivamente della Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat-CISL Roma Capitale e Rieti e UilTrasporti Lazio. 'Chiediamo certezze e pagamento stipendi', affermano. ANSA/TELENEWS

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