Il procuratore di Washington: “Azione legale contro Amazon sui prezzi”

Economia

Marco Melegaro

Il procuratore generale di Washington Karl Racine, ha intentato un'azione legale all’Antitrust contro Amazon. Racine ha accusato la società di pratiche tese a far aumentare i prezzi per i consumatori e di ridurre l'innovazione. Il titolo è in calo dello 0,11% a Wall Street.  La replica del gruppo guidato da Bezos: "I commercianti stabiliscono i loro prezzi per i prodotti che vendono nella nostra piattaforma. Amazon è orgogliosa di offrire prezzi bassi su un'ampia gamma di prodotti"

 

Il procuratore generale di Washington D.C., Karl Racine, ha annunciato una causa antitrust contro Amazon, accusata di pratiche che avrebbero avuto l'effetto di far alzare i prezzi per i consumatori e di ridurre l'innovazione.  Il procuratore ha dichiarato di voler mettere fine al presunto uso illegale di accordi che Amazon conclude per evitare la concorrenza. Secondo la causa, presentata al tribunale del District of Columbia, Amazon avrebbe mantenuto illegalmente un potere monopolistico con la stipula di contratti che impediscono ai venditori di terze parti sulla sua piattaforma di offrire i loro prodotti a prezzi più bassi su altre piattaforme.

Le accuse ad Amazon 

Secondo Racine, la condotta del gruppo guidato da Jeff Bezos determina "un mercato online con prezzi artificialmente più alti. Inoltre questi accordi ledono i consumatori e i venditori di terze parti, riducendo la competizione, l'innovazione e la scelta”. Amazon è nel mirino delle autorità americane da tempo e molti chiedono all'amministrazione di Joe Biden di presentare accuse all'antitrust contro la società.

La replica di Amazon 

"È esattamente l'opposto". Così  un portavoce di Amazon replica alle accuse rivolte al gruppo di Jeff Bezos dal procuratore generale di Washington D.C che ha avviato un'azione legale antitrust. "I commercianti stabiliscono i loro prezzi per i prodotti che vendono nella nostra piattaforma. Amazon è orgogliosa di offrire prezzi bassi su un'ampia gamma di prodotti e, come qualsiasi negozio, ci riserviamo il diritto di non promuovere offerte a prezzi non competitivi"

Procuratori contro i colossi dell'Hi tech

L'azione di Racine mostra come i procuratori degli Stati americani sono in prima linea nel controllare il potere dei giganti dell'hi tech dopo anni di scarsa azione da parte delle autorità federale. Lo scorso anno un gruppo di procuratori di vari stati ha presentato due azioni antitrust contro Google, accusandolo di potere eccessivo nelle ricerche online e nella pubblicità. Un altro gruppo di 48 procuratori ha invece agito nei confronti di Facebook puntando a uno spezzatino della società. L'azione contro Amazon arriva mentre il gigante delle vendite si appresta a siglare un accordo per l'acquisto degli studio MGM per 9 miliardi di dollari. L'annuncio è atteso a breve per quella che è la seconda maggiore acquisizione della storia di Amazon, con la quale il gigante potrebbe mettere le mani su un ampio catalogo di film, da James Bond a Rocky, da RobCop al Silenzio degli Innocenti.

Economia: I più letti