Chiusura di tutti i Disney Store in Italia, sindacati: 8 ore di sciopero e sit in

Economia

Marco Melegaro

Il Disney Store di Orio al Serio, il primo negozio del marchio statunitense in italia interattivo progettato secondo un concpet in chiave high tech, marted? 27 luglio 2010. Il negozio del centro commerciale di Orio al Serio, Bergamo, che sar? inaugurato domani, rappresenta la terza apertura<europea dei 20 DisneyStore progettati secondo il new concept design che saranno introdotti nei principale mercati di Stati Uniti e Europa nel corso dell'anno.
DANIEL DAL ZENNARO/ANSA

Otto ore di sciopero e sit in contro la chiusura di tutti i Disney Store in Italia. I sindacati chiedono l’attivazione immediata di un tavolo istituzionale con i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro per conoscere i dettagli della procedura di messa in liquidazione del marchio avviata il 19 maggio e annunciata ai sindacati a cose fatte dalla direzione societaria

Quattro ore di sciopero a livello territoriale da organizzare con sit in di protesta davanti ai 15 punti vendita nazionali dei Disney Store italiani. Altre quattro ore di astensione da organizzare a livello nazionale. E' quanto deciso dall'assemblea unitaria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, promossa in modalita' telematica e partecipata dalla quasi totalita' dei lavoratori del colosso americano. I sindacati tenteranno di percorrere la strada della cessione delle licenze, di definire un accordo sull'incentivo all'esodo volontario e di attivare percorsi di politiche attive volte alla ricollocazione dei 233 lavoratori interessati nel Paese. Si attende prima la ricezione della procedura di licenziamento collettivo che, oltre a chiarire i dettagli della presenza in Italia, aprira' la fase di confronto sindacale prevista dalla normativa italiana.

I Disney Store nel mondo

Disney Store non chiude solo in Italia e in Europa: l’azienda, infatti, ha annunciato per il 2021 la chiusura di 60 store anche in Nordamerica. Restano aperti gli store in Asia e nei parchi divertimento del gruppo. Il tutto per concentrarsi nell’e-commerce: una chiara dimostrazione che in futuro le vendite online godranno di una più ampia fetta del mercato rispetto a quanto già fatto oggi. Un’azienda come la Disney, infatti, già in altre occasioni ha dimostrato di saper prevedere la direzione che prenderanno i mercati e il fatto che decida di chiudere i propri negozi è il segnale che puntare ancora sulle vendite in store non sarà più conveniente (calcolando anche i costi di gestione).

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