Dopo la causa persa sul caso Apple-Irlanda, per la Commissione Europea un'altra tegola. Guarda il video
«Nessun vantaggio selettivo in favore di una filiale lussemburghese del gruppo Amazon». La Corte di giustizia dell'Ue ha annullato così nei giorni scorsi la decisione della Commissione del 2017 che dichiarava l'aiuto incompatibile con il mercato interno. Secondo il tribunale, la Commissione non ha dimostrato in modo giuridicamente adeguato che vi sia stata un'indebita riduzione dell'onere fiscale di 250 milioni di euro di una filiale europea del gruppo Amazon. Nonostante il gigante americano sia accusato da più parti di eludere le imposte sui propri profitti: è notizia di pochi giorni fa che in Europa non ha pagato tasse nel 2020, nonostante ricavi di 44 miliardi di euro.
L'azienda ha commentato soddisfatta la sentenza, mentre la Commissione europea ha affermato, per voce della Commissaria Margrethe Vestager, che «analizzeremo attentamente la sentenza e rifletteremo su possibili mosse successive». Si tratta della seconda decisione giudiziaria di questo tipo, dopo quella che aveva annullato l'ordine della Commissione Ue ad Apple di pagare 13 miliardi di euro all'Irlanda.
Di questo ha parlato a Sky TG24 Business Tommaso Faccio, docente di contabilità e tassazione alla Nottingham University e fondatore di Tax Justice Italia. Guarda nel video un estratto delle sue risposte. Clicca invece qui per rivedere la puntata integrale di Sky TG24 Business, in cui sono stati ospiti Carlo De Luca (Gamma Capital Market) e Fabrizio Pagani (Muzinich&Co).