Il virus ha compensato il calo degli infortuni causato dal lockdown e dallo smart working. Ma al di là dell'emergenza sanitaria quanto sono sicuri uffici e fabbriche nel nostro Paese?
Non si può restare insensibili alla morte di una ragazza schiacciata da una macchina tessile (è il tragico caso di Luana D’Orazio), così come a quella di qualsiasi altra persona che perde la vita mentre lavora. Ma vogliamo capire se in Italia le cose negli ultimi tempi sono peggiorate e quanto sta pesando l’epidemia.
Nei primi tre mesi di quest’anno l’Inail segnala 185 morti bianche, contro le 166 dello stesso periodo del 2020. Vanno fatte alcune considerazioni: la prima è che eventi disastrosi che coinvolgono molte persone (ricordiamo il crollo del Ponte Morandi) possono determinare picchi di infortuni in un arco di tempo ristretto; la seconda è che nel primo trimestre dell’anno scorso l’emergenza sanitaria era all’inizio e il lockdown è iniziato a marzo, influenzando solo in parte queste cifre.
Con molte attività chiuse per contenere i contagi, e tante persone a casa per lo smart working, si sono ridotti gli incidenti stradali nel tragitto casa-lavoro, che sono conteggiati tra i decessi di questo tipo e rappresentano oltre un quarto del totale.
Il Covid, come ha sottolineato l’Istat, ha però in parte compensato questa situazione, con un sensibile aumento delle morti: +18,6% annuo nei primi nove mesi del 2020. E l’Inail aggiunge che dal gennaio dell’anno scorso circa un quarto delle denunce di infortunio sono dovute a infezioni da Coronavirus e, al marzo del 2021, per questo motivo in 551 (circa un terzo del totale) hanno perso la vita.
Non a caso abbiamo parlato di denunce, cioè segnalazioni, che di solito sono più numerose dei casi accertati, un’operazione che richiede del tempo. Se consideriamo solo i casi verificati e i dati precedenti alla pandemia, si nota che dal 2015 al 2019 gli incidenti sono scesi del 2,8 per cento e le morti del 13,3 per cento.
La diminuzione è più marcata se andiamo più indietro con la memoria: negli Anni 80 si superavano i 2mila decessi, 3mila dieci anni prima e ancora di più durante il Boom Economico.
Ciò non vuol dire che vada tutto bene: in Italia la media delle morti bianche è superiore a quella europea. Inoltre, da cinque anni le ispezioni nelle aziende sono in costante calo, nonostante l’alto numero di irregolarità che emergono dai controlli