Ansaldo Energia, bilancio 2020 chiuso in crescita del 10,7% con ricavi per 1.089 milioni

Economia

L'azienda leader internazionale nel campo della generazione elettrica, partecipata per l’88% da CDP Equity, ha registrato una crescita anche degli ordinativi del 6,5% e del portafoglio ordini del 6,8%. Cala l'indebitamento finanziario netto del 22%

Ansaldo Energia ha chiuso il 2020 con 1.089 milioni di euro di ricavi, incassando una crescita del 10,7%. Il bilancio consolidato è stato approvato oggi, 10 marzo, dal consiglio di amministrazione della società internazionale leader nel campo della generazione elettrica, partecipata per l’88% da CDP Equity.

Meglio di quanto previsto dal piano post-Covid

Cresciuti anche gli ordinativi del 6,5% rispetto all’anno precedente. Il portafoglio ordini ha invece ottenuto un incremento del 6,8% sul 2019, per un totale di 4.697 milioni di euro. L’Ebitda sale del 10,6%, a 148,6 milioni (13,6% dei ricavi), ovvero un miglioramento rispetto a quanto previsto dalla revisione del piano post-Covid.

Abbattuto l'indebitamento finanziario

Grazie agli interventi del piano sul ciclo di conversione del fatturato in cassa, sale anche il cash flow operativo a 99 milioni. Con un indebitamento finanziario netto di 896 milioni di euro al 31 dicembre 2020, che giova di una diminuzione di 266,5 milioni rispetto al 2019, e dunque un abbattimento del 22,9%. La leva finanziaria scende così al 44%.

Marino: "Risultati nonostante la pandemia"

“Nonostante la crisi economica legata alla pandemia - spiega l’amministratore delegato Giuseppe Marino - l’azienda è riuscita a raggiungere risultati economici e finanziari in netto miglioramento e in linea con il piano industriale. Cosa più importante, poi, abbiamo garantito la salute di tutte le persone sul posto di lavoro, grazie all’istituzione di rigidi ed efficaci protocolli sanitari. Il Gruppo Ansaldo Energia ha infatti risposto con prontezza e determinazione alle difficoltà della pandemia e, dopo un periodo di chiusura durato circa 50 giorni tra marzo e aprile 2020, è stato tra le prime aziende in Italia a riavviare l’attività produttiva grazie agli accordi con le organizzazioni sindacali e all’impegno dei dipendenti, minimizzando gli impatti sulla propria attività e sui propri obiettivi di crescita”.

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