Decreto sostegni: rischio soldi pubblici ad aziende "zombie"

Economia

Mario Draghi ha sempre detto che non tutte le aziende in crisi possono essere aiutate all'infinito. Per questo qualcosa potrebbe cambiare anche nel decreto "sostegni". Guarda il video

Per salvare l'economia e il lavoro di milioni di persone tutti i paesi europei hanno adottato misure decisamente espansive e speso molti soldi pubblici. Ora però che, terza ondata permettendo, si sta avvicinando l'uscita dalla fase pandemica grazie ai vaccini i governi dovranno tornare a fare delle scelte. Mario Draghi, prima da economista e poi anche nel discorso al Senato, ha detto che non si possono aiutare tutte le imprese indiscriminatamente. Alcune infatti - o perché erano già in crisi prima del Covid, o perché la pandemia cambierà la domanda di alcuni settori - non riusciranno più a riaprire. Per queste, secondo il presidente del Consiglio, non vanno sprecati soldi pubblici, che devono invece essere concentrati sulle aziende che hanno speranza di ripartire dopo le chiusure.

 

Secondo i dati Cerved infatti quasi un'azienda su quattro tra quelle che hanno ricevuto prestiti garantiti dallo Stato era in crisi già da prima della pandemia. Difficilmente quindi senza gli aiuti pubblici riuscirà a sopravvivere. Gli aiuti al settore privato in Italia e in Europa sono stati così capillari che nel 2020 - nonostante la recessione - le procedure di fallimento sono fortemente diminuite invece di aumentare. Diversamente da quanto accaduto negli Usa, dove invece le bancarotte sono ai massimi dal 2011.

 

Per capire come evitare di destinare aiuti pubblici - tra qui quelli del futuro decreto "sostegni" - alle aziende che non sopravvivranno, abbiamo invitato a Sky TG24 Business Fabiano Schivardi, professore ordinario di economia alla Luiss e pro rettore dell'università. Guarda nel video il suo intervento.

 

Clicca qui per guardare tutta la puntata. Sono stati nostri ospiti anche Donatella Principe, Fidelity International, e Andrea Monticini, Economista dell'Università Cattolica.

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