Btp green, 8,5 miliardi di debito per finanziare la lotta climatica

Economia

Lorenzo Borga

Cosa sono e a cosa servono i nuovi Btp "green", con cui lo stato italiano ha preso in prestito 8,5 miliardi per spese ambientali. Guarda il video

I titoli di Stato italiani si tingono di verde. Il ministero dell’Economia ha infatti per la prima volta emesso, cioè ha chiesto in prestito, 8,5 miliardi di euro di buoni del tesoro “green” per finanziare fino a 35 miliardi di spesa pubblica su alcuni obiettivi ambientali.

Guarda nel video, a questo proposito, l'intervento a Sky TG24 Business di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte Sim (clicca qui per vedere la puntata integrale).

Soldi per cosa

Nel documento pubblicato dal governo si parla - tra l'altro - di investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sconti fiscali per le ristrutturazioni edilizie come il superbonus 110%, e l’acquisto di mezzi pubblici a basso impatto ambientale. Per garantire che davvero i soldi prestati siano spesi per l’ambiente, il governo promette di rendicontare le spese una volta all’anno.

Offerta per oltre 80 miliardi

Il mercato degli investitori istituzionali ha risposto presente alla prima chiamata: la domanda dei Btp "green" è stata, secondo le prime stime, superiore agli 80 miliardi di euro, più di 9 volte rispetto all’offerta. I buoni hanno una scadenza di 24 anni e garantiranno un rendimento dell’1,5 per cento. Risultati che confermano l’interesse degli investitori nei nostri titoli di Stato, ulteriormente rafforzata dal recente aumento dei tassi di interesse dovuto alla possibile risalita dell’inflazione negli Stati Uniti.

Cosa fanno gli altri

L’Italia è entrata con convinzione nel mercato dei bond governativi dedicati all’ambiente: questa emissione è la più imponente di sempre per il settore in Europa. Ci è però arrivata tardi: la Francia da tre anni finanzia le proprie politiche ambientali in questo modo e ha raggiunto i 27 miliardi di bond "green", mentre la Germania ha iniziato dall’autunno dell’anno scorso. Ma tutti i Paesi nazionali potrebbero essere superati nei prossimi mesi da un nuovo attore: l’Unione europea, che secondo quanto detto dalla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen vuole finanziare il 30 per cento del Next Generation Eu con green bond.

 

Per garantire un futuro al genere umano sul pianeta Terra tutti sono chiamati a fare la propria parte, anche la finanza. Per di più se l’attenzione per la sostenibilità ambientale diventa anche un buon affare.

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