Wall Street, azioni GameStop record: la rivoluzione dei piccoli trader

Economia

Vittorio Eboli

L'incredibile caso della catena texana di negozi: mentre i grandi fondi puntano sul calo del titolo a Wall street, un gruppo di appassionati e trader amatoriali si riunisce sul social Reddit e inizia a comprare le azioni: l'exploit ha del clamoroso. E molti piccoli risparmiatori brindano 

GameStop, fine del gioco. Quello dei grandi speculatori internazionali, per una volta battuti – anzi surclassati – dai piccoli trader proprio sul loro terreno. La storia della catena di negozi di videogiochi GameStop, o meglio del suo folle andamento a Wall street, sta diventando un caso clamoroso di potere dei social network. Se diverrà un caso di scuola, sovvertendo logiche e rapporti di forza pluridecennali sui mercati azionari, beh quello si vedrà.

 

Piccoli risparmiatori contro giganti della speculazione

L’azienda, che conta 5mila store in tutto il mondo, va piuttosto male. Già da qualche anno. Nel 2020 poi, complice la pandemia e il boom di acquisti on line, la crisi si aggrava. E il valore del titolo, alla Borsa di New York, scende di pari passo. Dai 45 dollari di 5 anni fa, ai 4 dollari di fine 2020. Complice anche la sfiducia dei grandi fondi di investimento, che “shortano” il titolo. È una tecnica che, in soldoni, permette agli operatori di guadagnare puntando sul calo di un’azione. La prendo in prestito quando vale 100; aspetto che perda valore, scendendo ad esempio a 70; solo allora la ricompro sul mercato, a quel prezzo, e la restituisco a chi me l’aveva prestata a 100: guadagno netto, il 30%. Più scende, più guadagno sulla differenza. E poiché a shortare è di solito chi ha spalle larghe e per ingenti quantità, si crea un effetto domino per cui i cali, spesso, diventano crolli. Quasi impossibili da contrastare. Quasi.

 

 

Da 17 a 347 dollari in meno di un mese

Perché a inizio 2021 sul social network Reddit piccoli investitori non professionali e appassionati di videogames si coalizzano, al grido di comprare, e far comprare, il titolo GameStop, provando a salvarlo. Muovendosi quasi più da accalorati troll di internet che da freddi investitori finanziari: meme, video, appelli, una caotica campagna che fa scattare, improvvisi, gli acquisti sul titolo: il 4 gennaio vale 17 dollari e mezzo; il 27 gennaio ne vale 347. Impennata impressionante, che fino ad oggi sarebbe stata possibile solo con l’intervento di grandi fondi, quelli che muovono miliardi di dollari. Invece, mentre i maggiori operatori andavano short, ossia puntavano su ulteriori cali, i piccoli trader, coalizzati via social, facevano invertire la rotta a GamesStop: guadagnandoci loro, e facendo perdere soldi ai giganti di Wall Street.

 

Rivoluzione con l'endorsment di Musk

Una rivoluzione, legata all’effetto social, che non è passata inosservata a chi guarda spesso al futuro: Elon Musk, il padre di Tesla e di SpaceX, ha twittato il suo sostegno a questo sommovimento dal basso, dando ulteriore benzina allo sprint di GameStop. Caso isolato o inizio di un cambiamento epocale? Di sicuro, non finirà qui. C’è da scommetterci qualche dollaro.

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