Recovery Fund, il rischio degli investimenti improduttivi

Economia

L’economista Alessandro Penati, ospite a Sky TG24 Business fa il punto su come si dovrebbero investire i soldi del Recovery Fund e mette in guardia sul rischio di spendere questi fondi in settori improduttivi. Guarda il video

La corsa degli Stati europei verso il Recovery Fund: il monitoraggio di Sky TG24
 

Abbiamo chiesto ad Alessandro Penati, ospite di Sky TG24 Business, quali siano i settori più produttivi su cui l’Italia dovrebbe puntare nell’investire i fondi del Recovery Fund. “Il problema dell’Italia -  spiega Penati - è che ci sono un po’ troppe aspettative sulla capacità di questi fondi del Next Generation Eu di riportare il Paese su una crescita della produttività che è stagnante da oltre 10 anni". 

“Bisogna stare molto attenti perché - quello che si capisce- è che non tutti gli investimenti e le spese proposte siano in grado di generare produttività”, mette in guardia Penati.
 

Ci sono investimenti -spiega- che generano crescita. “Quando lo stato fa 100 euro di investimenti pubblici il Pil sale di 100euro, ma il problema è generare altre iniziative economiche per cui da questi 100 euro se ne generano altri 200 o 300 anche negli anni successivi. È il famoso moltiplicatore della spesa”.

Secondo Penati uno dei settori più produttivi è quello della sanità.  “Negli Stati Uniti questo è uno dei settori più trainanti. Sanità non significa solo medici o infermieri, ma anche tecnologia e purtroppo su questo non sono previsti grandi investimenti nel Next Generation Eu.”
 

“La crescita -continua Penati- viene fatta in tutte le applicazioni della tecnologia, soprattutto nel settore dell’ambiente, ricerca e applicazioni in tecnologie che cambiano la struttura produttiva, per esempio stampanti 3d o robotica. Questi sono investimenti che hanno una capacità moltiplicativa”. 

Economia: I più letti