Secondo l'agenzia, il Pil italiano si contrarrà quest'anno del 9,1%, per poi rimbalzare nel 2021 e nel 2022 quando crescerà rispettivamente del 4,5% e del 4,3%. Nelle valutazioni si parla di "divisioni nel governo" che potrebbero "ritardare l'attuazione di una strategia economica credibile di medio termine". L'agenzia poi osserva che la pandemia da coronavirus ha avuto un forte impatto sul nostro Paese, ma la ripresa economica italiana durante l'estate è stata fra "le più forti in Europa"
Fitch conferma il rating dell'Italia a BBB- con outlook stabile. Lo si legge in una nota. Secondo l'agenzia, il Pil italiano si contrarrà quest'anno del 9,1% per poi rimbalzare nel 2021 e nel 2022, quando crescerà rispettivamente del 4,5% e del 4,3%.
Fitch: "Ripresa economica italiana tra le più forti in Europa"
Confermando la propria valutazione sull'Italia, Fitch spiega come "l'elevato debito e la debole crescita economica strutturale continueranno a pesare sul rating". Il debito pubblico è infatti atteso salire quest'anno al 160% con un deficit di circa l'11% del Pil, che dovrebbe però ridursi all'8% nel 2021 e al 6,6% nel 2022. L'agenzia sottolinea che la pandemia da coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI) ha avuto un forte impatto sul nostro Paese, ma la ripresa economica italiana durante l'estate è stata fra "le più forti in Europa. Il Pil è circa il 5% al di sotto dei livelli pre-pandemia, simile a quello degli altri Paesi dell'area euro". Fitch poi evidenzia come le recenti misure adottate per contenere i contagi siano "meno severe di quelle della scorsa primavera, e dunque dovrebbero costare meno all'economia". L'outlook del settore bancario, osserva l'agenzia, è "deteriorato dopo lo shock del Covid-19", anche se gli "outlook stabili delle maggiori banche riflettono la relativa forza della loro capitalizzazione".
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Fitch: "Divisioni nel governo, ma contesto politico stabile"
Secondo Fitch, "le divisioni fra i due maggiori partiti della colazione di governo sulle priorità di riforma e di spesa persistono e hanno il potenziale di ritardare l'attuazione di una strategia economica credibile di medio termine". L'agenzia ritiene tuttavia che "il contesto politico è stabile nel breve termine", ma sottolinea come il "dibattito interno" al M5s sulla sua "struttura futura e la sua opposizione alla riforma del Mes potrebbero essere fonte di instabilità per il governo nei primi mesi".
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Le valutazioni delle altre agenzie di rating
Lo scorso 6 novembre Moody's ha lasciato il rating dell'Italia invariato a Baa3 con outlook stabile. Il 23 ottobre Standard & Poor's ha mantenuto il rating del nostro Paese a BBB, e l'outlook è passato da negativo a stabile. Il 30 ottobre DBRS ha confermato il rating dell'Italia a BBB con trend negativo.