
Confcommercio: crollano i consumi (-8%) a ottobre, frena anche la richiesta dei mutui
Le nuove restrizioni per contenere il contagio da Covid-19 si fanno sentire sul mercato: dopo una ripresa coincidente con la tregua estiva, l’autunno ha di nuovo messo il freno ai consumi. LA FOTOGALLERY

Confcommercio ha lanciato un nuovo allarme sui consumi, scesi a ottobre dopo la forte ripresa registrata nel terzo trimestre. Il calo stimato dall'associazione è dell'8,1% rispetto allo stesso periodo del 2019
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Il rallentamento ha interessato in misura significativa la filiera del turismo: dai servizi ricreativi (-73,2%) agli alberghi (-60%), senza dimenticare bar e ristoranti (-38%)
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Per quanto riguarda il mercato dei mutui, dopo gli ottimi segnali del periodo estivo, la crescita è rallentata. Il cambiamento si è avuto in concomitanza con la nuova stretta del governo e la decisione di dividere le regioni in zone gialle, arancioni e rosse a seconda del rischio di contagio da coronavirus

I depositi di ottobre sono cresciuti del 9,5%; in valore assoluto - su base annua - sono invece saliti di oltre 149 miliardi di euro. "Il risparmio di per sé è positivo - ha spiegato il vice direttore generale di Abi Gianfranco Torriero - e le banche devono poter contare su esso per finanziare" famiglie e imprese. "Ma come ha detto anche il governatore della Banca d'Italia Visco - continua - i depositi devono essere mobilizzati. Per questo vanno create le condizioni per poter avere maggiori investimenti e quindi un miglioramento della crescita economica"

Questo dipende dal fatto che le banche erano riuscite a chiudere le operazioni avviate prima della crisi per poi riprenderle dopo maggio, approfittando anche dei tassi schiacciati verso il basso. Condizioni che hanno spinto molte famiglie a sottoscrivere nuovi finanziamenti, spesso a tasso fisso

Secondo i dati della Bussola, dopo il forte rallentamento del periodo di lockdown, nei 4 mesi successivi si è consolidato un percorso di ripresa, con aumenti pari a +13,3% a giugno, +30,1% a luglio, +33,7% ad agosto e +13,0% a settembre

Le rilevazioni inerenti alle prime tre settimane di ottobre mostrano però una brusca interruzione della dinamica positiva (con una flessione prossima al -8%), causata probabilmente dalla preoccupazione delle famiglie per la seconda ondata e il rapido aumento dei casi di positività al coronavirus

Proprio questa situazione potrebbe aver spinto le famiglie a riprogrammare gli impegni di spesa più onerosi, come ad esempio l'acquisto di un immobile
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