Trenitalia taglia Frecce: dal 14 novembre si potrebbe arrivare al 30% dei viaggi pre-Covid

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Con le nuove misure restrittive, il Gruppo ha deciso di ridurre anche le corse delle Frecce. L'amministratore delegato Orazio Iacono, in un'audizione in videoconferenza alla Commissione Trasporti della Camera, ha spiegato che dal 4 novembre "è stata operata una riduzione di 28 collegamenti" e che si stanno "valutando ulteriori step a partire dalla prossima settimana"

Trenitalia taglia le corse delle Frecce a causa delle perdite registrate dopo le restrizioni imposte per cercare di contenere la diffusione del coronavirus (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE). L’amministratore delegato Orazio Iacono ha spiegato che, già dal 4 novembre, è stata effettuata una “riduzione di 28 collegamenti che equivale ad avere 190 Frecce al giorno, che corrispondono al 67% dell'offerta pre-Covid”. Ma forse i tagli non sono finiti qui. "Stiamo valutando ulteriori step a partire dalla prossima settimana", ha detto Iacono. E dal 14 novembre si potrebbe arrivare al 30% delle corse pre-Covid.

"Flessione fino all'80% in meno"

Iacono ha parlato in videoconferenza di fronte alla Commissione Trasporti della Camera e ha fotografato una situazione di forte crisi dell’azienda. Da marzo a oggi, ha detto, Trenitalia ha registrato "una drastica perdita di fatturato" pari a circa 1,5 miliardi di euro, che proiettata a fine anno vale quasi 2 miliardi di euro. La seconda ondata del Covid, ha aggiunto, è uno tsunami che spazza via la domanda per le Frecce: ad ottobre c'è stata una riduzione "pari al 65% rispetto allo stesso periodo del 2019 e la flessione nei primi giorni di novembre è arrivata a -80%". Davanti a questi numeri e alle restrizioni in arrivo, la società ha quindi "rimodulato" l'offerta delle corse.

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"Dal 14 novembre potrebbero esserci il 30% delle Frecce"

Dopo le riduzioni dello scorso 4 novembre, dalla prossima settimana potrebbero esserci altre novità. "Stiamo valutando ulteriori step a partire dalla prossima settimana - ha continuato Iacono -. Prevediamo di predisporre la soppressione di ulteriori 50 corse, questo ci permette comunque di garantire 140 frecce al giorno a partire dal 9 novembre, che corrispondono al 50% dell'offerta pre-Covid". E ancora: ci potrebbe essere "un terzo step a partire dal 14 novembre, che prevede una riduzione fino a 78 frecce al giorno, che corrispondono al 28%-30% dell'offerta pre-Covid".

Sostituzioni e rimborsi

Molti viaggiatori che avevano già prenotato il biglietto, quindi, potrebbero vedersi cancellata la corsa. Per tutti loro, ha fatto sapere Trenitalia, saranno proposte alternative di viaggio precedenti o successive a quella prenotata o in alternativa il rimborso integrale del biglietto. Iacono ha anche precisato che le riduzioni al momento non coinvolgono l'offerta regionale e Intercity, “perchè la decisione spetta ai committenti: per quanto riguarda gli Intercity al ministero competente, per quanto riguarda i treni regionali alle Regioni”.

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ANSA/  CIRO FUSCO

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La situazione di Italo

La decisione di Trenitalia arriva dopo quella di Italo, che “dal 10 novembre sospenderà la maggior parte dei servizi giornalieri del suo network, a causa della riduzione della domanda di oltre il 90% sul trasporto a lunga percorrenza in tutta la nazione e della introduzione delle limitazioni riguardanti la mobilità interregionale da e per territori strategici della propria offerta”. Per Italo “la situazione che si sta verificando per il trasporto Alta Velocità è identica a quella realizzatasi durante il lockdown di primavera, quando si registrò un crollo della domanda del 99% con gravi ripercussioni sull'intero settore”. La compagnia “manterrà 2 soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e 6 servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Torino e applicherà la cassa integrazione al proprio personale”.

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