Coronavirus, Italo: stop alla "maggior parte dei treni" dal 10 novembre

Economia

In seguito alle misure del nuovo Dpcm, in vigore da domani, Italo manterrà  2 soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e 6 servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Torino e "applicherà la cassa integrazione al proprio personale"

Dopo le nuove misure anti-covid previste dal Dpcm in vigore da domani, Italo "dal 10 novembre, sospenderà la maggior parte dei servizi giornalieri del suo network, a causa della riduzione della domanda di oltre il 90% sul trasporto lunga percorrenza in tutta la nazione e della introduzione delle limitazioni riguardanti la mobilità interregionale da e per territori strategici della propria offerta". Per l'azienda la situazione che si sta verificando per il trasporto Alta Velocità è identica a quella realizzatasi durante il lockdown di primavera, quando si registrò un crollo della domanda del 99% con gravi ripercussioni sull'intero settore. Italo "manterrà 2 soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e 6 servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Torino e applicherà la cassa integrazione al proprio personale".

Cattaneo: "Già nei giorni scorsi calo dell'85-90%"

"Italo fermerà l'Alta velocità. Non tutta, manterremo dei servizi minimi. L'avevamo detto", ha ribadito questa mattina Flavio Cattaneo, vicepresidente esecutivo di Italo, ospite di Restart a Rai2. "Gli italiani già da diverso tempo, da quando si è parlato di seconda ondata, hanno ridotto drasticamente gli spostamenti. Il calo che abbiamo registrato nei giorni scorsi è stato dell'85-95%", con l'aggravante che "mentre durante il lockdown le persone erano a casa e i treni erano fermi, oggi invece abbiamo i treni che funzionano, ed è impossibile continuare a garantire il servizio", ha proseguito. "Non si riesce" a garantire un servizio "da un punto di vista economico ma anche tecnico con le zone rosse", ha concluso.

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