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Uber arriva a Bologna con 40 auto

Economia

Da oggi nella città si potrà scaricare la app e chiamare un veicolo a noleggio. La flotta e gli autisti dovrebbero aumentare nelle prossime settimane

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Uber arriva a Bologna e da oggi è possibile scaricare l'applicazione sullo smartphone e chiamare un'auto a noleggio con il conducente. Quaranta le auto disponibili in partenza, messe a disposizione da Cosepuri, che nei giorni scorsi ha firmato un accordo con la multinazionale. Lo riportano i quotidiani bolognesi.

"In pochi giorni il servizio sarà perfettamente efficiente", spiega al Resto del Carlino il presidente della cooperativa Cosepuri, Gino Onofri: "Cosepuri su Bologna ha circa 180 macchine, subito per la partnership con Uber saranno disponibili 40 veicoli. Nel giro di poche settimane arriveremo a cento operatori e dovremmo chiudere con 150. Tutti quelli che lavorano con Cosepuri possono collaborare con Uber".

 

I primi contatti tre anni fa

I primi contatti ci sono stati tre anni fa "e da allora stiamo studiando le modalità possibili per collaborare con un colosso di questo tipo. Già l'anno scorso eravamo vicini ad accordarci e ce l'abbiamo fatta in un 2020 sicuramente non semplice. Il 2019 è stato un anno da record in positivo per Cosepuri, anche per l'utile aziendale. Ora però bisogna ripartire. Gli operatori di Cosepuri avranno da noi una copertura assicurativa aggiuntiva, che comprenderà tra le altre cose malattia, paternità e maternità. Le tutele saranno totali".

 Sullo scetticismo del Comune e la concorrenza con i taxi, Onofri spiega che "nel mondo dell'artigianato la diffidenza c'è. Come tra i sindacati e in politica, ho ricevuto diverse telefonate e ho anche provato a coinvolgere i tassisti in questo progetto tempo fa. Capisco le perplessità, ma non creeremo delle aree grigie di sfruttamento". Per quanto riguarda la prenotazione, "il costo sarà garantito all'inizio, a meno di cambiamenti radicali del percorso. Si potrà pagare solo elettronicamente, basterà uscire dall'auto".   

"Cosepuri ci offre un servizio altamente qualitativo, con conducenti provvisti di tutti i requisiti", spiega Lorenzo Pireddu, responsabile per l'Italia di Uber. La domanda che abbiamo visto quest'anno a Bologna, pur non avendo il servizio attivo, è stata di 45mila aperture dell'applicazione, una domanda rilevante":