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Chiara Ferragni, obiettivo quotazione in Borsa

Economia

Con un aumento di capitale già sottoscritto, l'imprenditrice punta alla quotazione in borsa di Serendipity, società che produce il marchio Chiara Ferragni Collection. Un passo in avanti per affermarsi come brand di lusso sul mercato internazionale

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Chiara Ferragni Collection non sarà più "solo" il brand di un’influencer, ma diventerà un marchio di lifestyle indipendente che potrà anche, nel medio termine, essere quotato in Borsa o confluire in un grande gruppo del lusso. Questo l’obiettivo che la stessa Chiara Ferragni ha dichiarato in un’intervista a Corriere Economia.

Un brand più forte sul mercato internazionale

L’influencer oggi conta 21 milioni di follower e l’insieme delle sue attività è valutato circa 40 milioni di euro. Due anni fa è diventata ceo di Serendipity, società che produce il marchio Chiara Ferragni Collection, dopo avere assunto la stessa carica in Tbs, la società che gestisce The Blonde Salad. Il passo in avanti svelato dall'imprenditrice parte da una diffusione e conoscenza internazionale del marchio, che deve essere in grado di competere con altri grandi brand del settore moda. Ferragni pensa a un vero lifestyle senza uno specifico target di età, che possa piacere alla ragazzina come alla mamma, non indirizzato unicamente ai suoi fan. Il tutto con grande attenzione ai numeri, soprattutto alla redditività di medio lungo periodo.

Da Serendipity al settore food

I soci di Serendipity non sono cambiati: Pasquale Morgese rimane azionista con il suo 27,5%, a fianco della fondatrice e di Alchimia Spa, gruppo di investimento fondato dall'imprenditore Paolo Barletta. Per abbigliamento, borse, accessori e relativa distribuzione è stato stretto un accordo con Swinger International, specializzata nel contemporary, il segmento di mercato dove vorrebbe posizionarsi il brand. In cantiere anche un “progetto rivoluzionario” nel settore food, per il momento segreto e congelato in attesa della ripartenza dei consumi.

L'aumento di capitale e la ripartenza

Serendipity arriva da un 2019 chiuso con ricavi leggermente in caso (da 1,6 milioni a 1 e 48 mila, con una perdita di 520 mila euro). Il gruppo prevede di arrivare nel 2025 a 15,4 milioni di ricavi, un Ebitda del 44% e un utile netto di 4,4 milioni. Il piano è stato predisposto prima del Covid ma, spiega Ferragni, “è molto prudente e posso dire che già nel 2020, nonostante la pandemia, siamo in crescita”. A sostegno del piano è stato approvato un aumento di capitale da 3,5 milioni, già sottoscritto. Per la ripartenza Ferragni punta tutto sulla qualità del Made in Italy: “Penso che in questo momento si debba essere un po’ patriottici e favorire l’imprenditoria italiana. Viviamo in un Paese unico che non viene valorizzato al 100% soprattutto dagli italiani stessi”..