Lotta all’evasione, dal 2000 al 2019 emesse 1000 miliardi cartelle, incassato solo il 13%

Economia

Silvia Monsagrati

In 20 anni il tasso di riscossione è sceso dal 28% a meno del 2%. Più difficile recuperare i soldi dei grandi evasori che quelli delle cartelle sotto i 100mila euro

Tra il 2000 e il 2019 il fisco italiano ha emesso cartelle esattoriali per oltre 1000 miliardi, ma appena il 13,3% di questa somma è entrato nelle casse dello Stato. È quanto emerge da un report della Corte dei Conti che fa il punto sul recupero di imposte e contributi non pagati, basandosi sui dati dell'agenzia delle entrate. Si passa da percentuali di incasso vicine al 30% nel 2000, per poi arrivare (dopo vari alti e bassi) a meno del 2% nel 2018 e nel 2019, anche a causa delle rateizzazioni legate alle sanatorie. In compenso nel 2019 sono triplicate le cosiddette ganasce fiscali (il fermo amministrativo dei veicoli), e i pignoramenti sono aumentati del 40%

Dai dati emerge anche che sono i grandi evasori quelli dai quali si riesce a recuperare meno. Dal 2008 al 2019 su 302 miliardi da riscuotere relativi a cartelle sopra i 100mila euro l'incasso è stato di appena 8,2 miliardi, il 2,7%. In pratica l'incasso medio per cartelle sopra i 100mila euro è stato di 2.700 euro. Per le cartelle sotto questa soglia sono stati invece riscossi quasi 32 miliardi su 166 dovuti, oltre il 19%. 

approfondimento

Agenzia Entrate contro evasione fiscale internazionale

In totale mancano ancora all'appello 954 miliardi, ma di questi meno di 80 hanno concrete possibilità di essere ancora recuperati. Gli altri fanno riferimento a soggetti falliti, o ditte cessate o contribuenti che risultano nullatenenti

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