Il metallo prezioso, considerato il bene rifugio per eccellenza, nell’ultimo anno ha registrato un incremento del 33% ed è destinato a salire ancora a causa dell’incertezza che circonda l’economia mondiale
L’incertezza che aleggia sull’economia globale e sulla situazione internazionale, anche a seguito dell’esplosione di Beirut, spinge gli investitori a puntare sull’oro, il bene rifugio per eccellenza. Le quotazioni del metallo prezioso hanno raggiunto il valore record di 2.031,14 dollari l’oncia (circa 31 grammi). Nell’ultimo anno il prezzo dell’oro ha registrato un incremento del 33% e per gli esperti è probabile che nei prossimi mesi continuerà a crescere.
Bene rifugio
Molti investitori stanno puntando sull’oro perché temono che nei prossimi mesi potrebbe innescarsi un vortice d’inflazione. Nello specifico preoccupa la quantità di denaro che le banche centrali stanno immettendo nelle economie per arginare le conseguenze della crisi del coronavirus. Fondi che, nel lungo periodo, potrebbero portare all'inflazione. Al momento, però, gli aumenti dei prezzi nelle grandi economie sono ancora deboli. Altro fattore che gioca in favore dell’oro è la debolezza del dollaro: il metallo, che viene scambiato a livello internazionale proprio con questa valuta, è diventato più economico sui mercati mondiali al di fuori degli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’economia e la politica internazionale, gli eventi che più preoccupano gli investitori sono il mancato accordo al Congresso statunitense sul quinto round di stimoli Usa e le accresciute tensioni con la Cina. Da registrare anche le quotazioni dell’argento che sono salite a 26 dollari per oncia.