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Spread Btp/Bund chiude a 227,8 punti oggi 9 marzo

Economia

Lunedì 9 marzo il differenziale ha aperto a 216 punti base, in forte rialzo rispetto alla chiusura a 178 di venerdì 6, per poi salire ancora e chiudere a 227,8. A causa dell'emergenza coronavirus, Piazza Affari crolla e chiude in calo dell'11,17%

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Giornata in forte rialzo per lo spread tra Btp e Bund (COS'È): oggi, lunedì 9 marzo, il differenziale ha chiuso a 227,8 punti base, il livello più alto da agosto scorso. Il rendimento del decennale del Tesoro è all'1,48%. All'avvio, lo spread aveva aperto a 216 punti, contro i 178 della chiusura di venerdì 6 (L'ANDAMENTO IN TEMPO REALE DELLO SPREAD). Pesano l'emergenza coronavirus e il crollo del prezzo del greggio e dei mercati mondiali (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Giornata molto negativa per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell'11,17% a 18.475 punti, dopo un minimo di giornata a quota 18.346. Si tratta del secondo maggiore ribasso in una sola seduta dalla nascita dell'indice nel 1998 dopo quella successiva al referendum sulla Brexit del 24 giugno 2016. Lunedì nero anche per le altre principali Borse europee, travolte dalle vendite sull'emergenza coronavirus: Londra ha concluso con uno scivolone del 7,5%, Parigi in ribasso dell'8,3% mentre Francoforte ha segnato un calo del 7,9%. Si tratta di una delle sedute peggiori della storia recente delle Borse europee che ha portato a un crollo dell'indice StoxxEurope600, che raggruppa i principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, del 7,4%, che equivale a 608 miliardi 'bruciati' in una giornata. A Milano, solo nel paniere Ftse Mib dei gruppi maggiori, sono andati persi 51 miliardi di capitalizzazione.

L’andamento del 6 marzo

Venerdì 6 marzo lo spread aveva aperto a 184 punti base, 9 in più rispetto ai livelli della chiusura di giovedì. Poi aveva terminato in calo a 178 punti, dopo aver toccato un massimo di seduta di 191. A fine giornata il rendimento del decennale italiano era pari all'1,07%. Venerdì in profondo rosso per le Borse, anche a causa dell’effetto coronavirus. A Milano l'indice Ftse Mib aveva ceduto in apertura il 2,6% a 20.997 punti. Poi aveva chiuso ancora in calo, lasciando sul terreno il 3,5% a 20.799 punti. In due settimane, da quando c'è stato il primo contagio, il Ftse Mib ha perso il 17% che equivale a una capitalizzazione bruciata di oltre 95 miliardi di euro. Solo nella seduta di venerdì il listino principale ha mandato in fumo quasi 17 miliardi di euro (L'ANDAMENTO IN TEMPO REALE DELLA BORSA DI MILANO). Crollo anche per le altre principali Borse europee, con lo stoxx 600 - l'indice che copre circa il 90% del mercato azionario europeo - in calo del 3,6% e in fumo nella sola seduta di venerdì oltre 300 miliardi di euro. Avevano chiuso la giornata in rosso Parigi (-4,14%), Francoforte (-3,37%), Londra (-3,62%) e Madrid (-3,54%).