Sostenibilità e valore della pelle italiana

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I plus sostenibili della pelle italiana sono alla base del messaggio della campagna “REAL LEATHER IS REAL SUSTAINABILITY”

Pulizia dei materiali, ritorno al classico, la cura del dettaglio e la meticolosità della lavorazione. Sono questi i temi più in voga che racchiudono e rispecchiano il concept della semplificazione, al centro della stagione estiva del 2021. Una tendenza confermata da LINEAPELLE, svolta a Fieramilano Rho dal 19 al 21 febbraio 2020. Un evento che ha confermato la sua importanza per la supply chain globale della moda e del lusso e che ha sottolineato il rilancio del valore della pelle, naturale e plasticfree. Un esempio arriva da UNIC – CONCERIE ITALIANE e alla mission stabilita di comunicare i tanti, evidenti plus sostenibili della pelle italiana. Il messaggio di base è infatti incisivo e semplice: REAL LEATHER IS REAL SUSTAINABILITY.

Il valore assoluto della pelle

Attraverso una campagna unica e in collaborazione con l’agenzia internazionale Spring Studios, UNIC – CONCERIE ITALIANE vuole smentire le accuse paradossali che le sono rivolte da campagne fuorvianti, basate su assunti errati e, a volte oggettivamente oltre il limite del ridicolo. Lo scopo è quello di far comprendere il valore assoluto della pelle, un prodotto di eccellenza del made in Italy, la cui identità si basa su indiscutibili caratteristiche di naturalità, circolarità, durabilità e creatività. In questo si può diffondere e rafforzare la conoscenza e la consapevolezza della “pelle”, soprattutto presso le generazioni più giovani, comunicandone l’identità di storico e consolidato esempio di economia circolare. La pelle, infatti, è un sottoprodotto dell’industria alimentare destinato, altrimenti, a essere oggetto di tecniche di smaltimento molto impattanti sull’ambiente. L’industria conciaria, invece, lo recupera, lo nobilita e lo trasforma in un materiale ad altissimo valore aggiunto e dalle molteplici destinazioni d’uso: moda (pelletteria, calzatura, abbigliamento), automotive, arredo e design.

Punta di diamante del tessuto manifatturiero italiano

Da sempre prodotto d’eccellenza del territorio italiano, la pelle è prodotta da un settore composto da 1200 aziende localizzare in particolare in 4 regioni (Veneto, Toscana, Campania, Lombardia) e che danno lavoro a circa 18.000 addetti. UNIC – CONCERIE ITALIANE non teme confronti e pone l’attenzione sull’approccio green concreto, propositivo e razionale del settore. La pelle italiana è la prima al mondo per valore, domina la scena europea con una quota del 62% dei volumi di produzione (pari al 22% su scala globale) ed è unica al mondo per il suo riconosciuto approccio sostenibile. Un approccio basato su tangibili valori di trasparenza e di accurato rispetto dei più stringenti vincoli normativi in tema di sicurezza, qualità, responsabilità nei confronti dei consumatori, tracciabilità e benessere animale. Quello conciario è un settore industriale che rappresenta una vera e propria punta di diamante del tessuto manifatturiero italiano. La sostenibilità è entrata gradualmente a far parte delle dinamiche di settore, nel tempo questo concetto si è esteso all’intera filiera, a partire dall’approvvigionamento che, ora più che mai, non può prescindere dalla tracciabilità delle forniture e dal rispetto di normative, standard e buone pratiche in tema di benessere animale.

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