Air Italy, ministra De Micheli: “Legge per assicurare reddito dei lavoratori”

Economia

Dopo messa in liquidazione della compagnia, si lavora per cercare soluzione industriale e si studiano misure di salvaguardia per dipendenti. Ministra: “Valuteremo ogni ipotesi per rilanciarla”. Qatar: nessun interesse a proseguire con Air Italy, forse altri investimenti

Per Air Italy, dopo la messa in liquidazione, si lavora da un lato per cercare una soluzione industriale e dall'altra per studiare misure di salvaguardia per i dipendenti. “Il governo interverrà con una legge per assicurare il reddito dei lavoratori”, ha scritto in un tweet Paola De Micheli, ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture. “Valuteremo ogni ipotesi di soluzione industriale, anche con l'apporto delle due Regioni coinvolte, per rilanciare la compagnia aerea", ha aggiunto. Intanto, fonti dal Qatar hanno confermato la volontà di impegnarsi con investimenti in Italia ma anche quella di voler abbandonare la compagnia Air Italy. Ma De Micheli è riuscita a guadagnare un po' di tempo. Gli azionisti Alisarda e Qatar Airways si sono rifiutati di modificare la procedura, però hanno accettato di rallentarla per permettere al governo di mettere in sicurezza i redditi dei lavoratori e di garantire la continuità territoriale della Sardegna.

L’impegno del Qatar

Il Qatar quindi ha precisato che non ha alcun interesse a proseguire con Air Italy, che continuerà il percorso di liquidazione (IL PIANO), ma che c'è la volontà di un più marcato progetto per investire nel trasporto aereo in Italia. Che questo si concretizzi con la creazione di una NewCo con soci pubblici (Regione Sardegna in primis), salvaguardando l'occupazione, lo si vedrà nelle prossime settimane a seguito delle interlocuzioni avviate. La precisazione sull’impegno del Qatar è arrivata dopo che il governatore della Sardegna Christian Solinas, durante il tavolo al ministero dei Trasporti, aveva annunciato di avere "una lettera firmata dal Ceo di Qatar Airwais, Akbar Al Baker, che ci manifesta l'interesse non solo a ragionare con la Regione Sardegna ma a valutare investimenti". Una lettera che però era stata smentita dalla società, che già mercoledì aveva fatto filtrare una chiusura rispetto a nuovi investimenti in Air Italy. Di fatto, come si è capito con la precisazione, la chiusura è su Air Italy e nuovi investimenti potrebbero arrivare su un nuovo vettore.

La preoccupazione dei lavoratori

I lavoratori sono comunque preoccupati. Venerdì un tavolo tecnico interministeriale lavorerà agli ammortizzatori sociali per i 1.450 dipendenti della compagnia, a partire dall'articolo 44 del decreto legge per Genova sulla cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Fuori dal ministero, a Roma, in giornata hanno protestato al grido di "la liquidazione non è la soluzione. Lavoro! Lavoro". Hanno anche bloccato con un sit-in il traffico a Porta Pia. Al mattino la ministro li aveva rassicurati, promettendo: "Faremo tutto il possibile". Ore dopo, al termine dell'incontro, De Micheli ha spiegato in una conferenza stampa che "il governo è disponibile a valutare ogni ipotesi di soluzione industriale possibile nel nostro Paese, anche con il sostegno delle Regioni Sardegna e Lombardia". Il riferimento è alla proposta di una società pubblico-privata avanzata da Solinas e Fontana, che immagina che il pubblico possa sfilarsi e rimettere le proprie quote sul mercato "una volta riportata in bonis la società e datale una prospettiva".

De Micheli punta a revisione dei regolamenti del traffico aereo

Inoltre, De Micheli ha fatto sapere di puntare a una revisione dei regolamenti del traffico aereo, ritenendo il loro squilibrio "una delle ragioni delle crisi degli ultimi anni". Questo impegno è stato accolto con favore dal segretario generale della Fit Cisl, Salvatore Pellecchia, che ha detto: "Abbiamo urgenza di trovare nuove regole per il sistema". Ha invitato a "fare presto, e garantire continuità occupazionale ai lavoratori", anche il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio. Mentre per la Uiltrasporti, William Zonca ha definito "inconcepibile che si prosegua con la procedura di liquidazione".

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