Air Italy, verso il licenziamento di 1.450 dipendenti. La società: per ora nessuna lettera

Economia

Il licenziamento collettivo annunciato dai commissari liquidatori della compagnia aerea, ex Meridiana, messa in liquidazione l’11 febbraio. Il vettore: "Impegnati a esplorare la via della cessione del ramo d'azienda per salvaguardare il più possibile i lavoratori"

Il futuro di Air Italy è appeso a un filo. I commissari liquidatori della compagnia aerea sardo-qatariota, ex Meridiana, hanno annunciato il licenziamento collettivo di tutti i 1.450 dipendenti del vettore, messo in liquidazione l’11 febbraio. I commissari Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro lo hanno reso noto ai dirigenti di Air Italy riuniti in conference call tra Olbia e Milano Malpensa. Ma in una nota ufficiale la compagnia ha precisato che al momento non è partita ancora alcuna lettera di licenziamento ma che è stata confermata la procedura di liquidazione in bonis. L'iter, secondo il codice civile, prevede 75 giorni di tempo (quindi entro maggio) per dare corso al licenziamento collettivo. Nel frattempo, la società si è detta “impegnata a esplorare la strada della cessione del ramo d'azienda per cercare di salvaguardare il più possibile i lavoratori”.

De Micheli ai liquidatori: cambiare procedura

La ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, nella giornata di oggi, ha scritto ai liquidatori per "formalizzare l'urgente richiesta di cambio della procedura, dal momento che la liquidazione danneggia pesantemente i lavoratori e la possibilità di garantire il trasporto aereo sulla Sardegna”. Intanto il Ministero ha convocato per giovedì 20 febbraio i sindacati, la regione Sardegna e la regione Lombardia sulla vicenda Air Italy. Lo si legge in una nota del Mit, che precisa che sempre per la prossima settimana sono in fase di preparazione incontri con la proprietà.

Misure di sostegno al reddito

“I liquidatori hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l'intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa”, ha fatto sapere in un comunicato Air Italy dopo la conference call del 14 febbraio. “Verranno prese in considerazione tutte le possibilità di cessione di rami d'azienda - viene precisato - che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro”.

Filt Cgil: “Lavoriamo per evitare liquidazione”

Contestualmente all'annuncio dei licenziamenti, il segretario della Filt Cgil regionale, Arnaldo Boeddu, ha detto che il sindacato è in attesa della convocazione da parte del ministero dei Trasporti e di quello dello Sviluppo economico per parlare del dossier Air Italy. “Stiamo lavorando per provare a cambiare la procedura ed evitare la liquidazione - ha spiegato Boeddu -. Nel frattempo non bisogna arrendersi e fermarsi: vanno continuati presidi e assemblee, fino a quando non avremo risposte in questo senso. Gli aerei e il personale di Air Italy devono poter tornare a svolgere il proprio lavoro lasciando il tempo necessario alle parti in causa, dal governo nazionale alle istituzioni regionali alle organizzazioni sindacali, di evitare un vero e proprio dramma sotto l’aspetto occupazionale, sociale ed economico per tutto il Paese”.

La vicenda

L'11 febbraio gli azionisti di Air Italy, Alisarda (dell'Aga Kahn) e Qatar Airways, hanno comunicato la decisione unanime di mettere in liquidazione la compagnia, motivandola con "le persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato". Due anni fa era stato annunciato il piano di rilancio dell'ex Meridiana, ma ormai lo spettro della liquidazione era dietro l’angolo da tempo. Nel 2018 il vettore aveva riportato più di 160 milioni di euro di perdite, diventati quasi 200 milioni nel 2019.

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