Alitalia, Leogrande: "Perde 300 milioni l’anno". Lufthansa: "Serve piano pluriennale"

Economia

Il commissario straordinario ha riferito in commissione Trasporti annunciando anche Giancarlo Zeni come nuovo direttore. Intanto Lufthansa propone una partnership e dice: "Profondo risanamento è inevitabile". Ministro De Micheli: se servirà tempo lo valuterà il governo

Alitalia perde "circa 300 milioni di euro all'anno, nel periodo di amministrazione straordinaria". Le stime in rosso sulla compagnia aerea sono state fornite da Giuseppe Leogrande, il commissario straordinario di Alitalia, in una audizione alla commissione Trasporti della Camera. Leogrande ha anche annunciato Giancarlo Zeni come nuovo direttore generale. Intanto Lufthansa, come osservatore del dossier, propone la sua ricetta, ma il responsabile Joerg Eberhart avvisa che non basteranno pochi mesi: "Servirà una ristrutturazione pluriennale". Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ribadisce: "Se servirà tempo lo valuterà il governo". Nella giornata di mercoledì 8 gennaio, alle ore 15, si terrà invece l'audizione in Commissione Trasporti del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sempre sul tema Alitalia.

Leogrande: "Ridurre le perdite per rendere più appetibile la compagnia"

Durante l'audizione di oggi alla commissione Trasporti della Camera, Leogrande ha parlato delle grosse perdite di Alitalia, ricordando che il suo mandato sarà proprio quello di "adottare quelle misure di efficientamento per ridurre queste perdite prodotte per rendere più appetibile la compagnia". E ha aggiunto: "Dobbiamo attendere la compilazione del nuovo piano industriale cui metteremo mano nelle prossime settimane". Ha poi spiegato che è ancora in attesa dai precedenti commissari del "bilancio finale che sarà la base numeraria per poter proiettare i numeri del piano". Infine l’annuncio: "Giancarlo Zeni sarà il nuovo direttore generale di Alitalia". Quello di Zeni è un nome che vanta già l’esperienza di amministratore delegato di Blue Panorama.

Lufthansa: "Non basteranno 18 mesi"

Lufthansa intanto ha cominciato a proporre un nuovo piano per la compagnia: "Noi riteniamo che sia giusto cominciare subito con una ristrutturazione, che è un compito di 360 gradi, pluriennale e che non si risolve in 18 mesi". È quanto ha illustrato il responsabile per il Gruppo tedesco del dossier Alitalia Joerg Eberhart, per il quale le parole d’ordine sono: "abbassamento dei costi, maggior utilizzo del personale e delle macchine". Ha poi aggiunto che c’è bisogno di un partner forte: "Noi non siamo deboli - ha detto Eberhart - e proponiamo una partnership commerciale, con la quale ci sarebbe anche trasferimento di know how". Infine l’ultimo riferimento sulla possibilità di eventuali esuberi, esclusi per ora come prima soluzione: "Se tutte queste misure non bastassero – ha però aggiunto il responsabile per Lufthansa - si deve anche pensare a un ridimensionamento, ma non è un fine per se stesso. La cancellazione delle tratte, della flotta e quindi personale navigante è solo l'ultima ratio".

De Micheli: se servirà tempo valuterà governo

Sul tema è intervenuta oggi anche il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, in audizione alla Camera: "Continuo a ritenere che i tempi di questo decreto debbano essere rispettati (ndr. ovvero il termine del 31 maggio per la vendita della compagnia). Se il commissario comunicherà al ministro e al governo che questo non è possibile, il governo valuterà. Ci sarà opportuna una discussione collegiale nel governo". De Micheli ha ribadito comunque la necessità di rispettare "sia la copertura finanziaria che la tempistica prevista". Poi ha aggiunto che "il governo ha come prima preoccupazione il mantenimento dei livelli occupazionali.

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