Lo prevede una delle proposte avanzate dai ministeri. Nella bozza anche la proroga al 31 dicembre 2021 delle misure che consentono l'assunzione dei precari della pubblica amministrazione. Faraone (Italia viva): "Faremo cose popolari, stop a quota 100 e alle microtasse"
Congedo paternità per i dipendenti pubblici esteso fino a un massimo di 5 giorni nel 2020. Proroga al 31 dicembre del 2021 delle misure che consentono l'assunzione dei precari nella pubblica amministrazione. Sono alcune delle proposte contenute in un pacchetto di emendamenti alla manovra che stanno preparando i ministeri. Gli emendamenti, secondo quanto fa sapere Davide Faraone, capogruppo al Senato di Italia viva, riguarderanno anche quota 100 e le microtasse.
La proposta sul congedo paternità
Per quanto riguarda la proposta sul congedo dei papà che lavorano nella pubblica amministrazione, le coperture sono pari a 60 milioni nel 2020: i due terzi arrivano dal taglio del fondo per l'occupazione e la formazione e i restanti 20 milioni dal taglio del fondo per le esigenze indifferibili. L'obiettivo - si legge nella bozza - è "superare la disparità con i lavoratori del settore privato”.
Scorrimento non stop a graduatorie P. a.
Tra le proposte un'altra prevede di consentire lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici senza limiti ai posti. La norma vale entro due anni dalla pubblicazione delle stesse graduatorie.
Faraone: “Faremo cose popolari”
A illustrare altre possibili modifiche alla legge di bilancio è Faraone, senatore del partito di Matteo Renzi: ”Con gli emendamenti alla manovra faremo cose popolari: dallo stop a quota 100, all'eliminazione delle microtasse. Nelle scorse settimane abbiamo fatto una serie di incontri e ci sono arrivate molte indicazioni con emendamenti: presenteremo proposte dai Comuni agli ambulanti”. Faraone spiega; "Le risorse proponiamo di reperirle dalle spese intermedie, che sono state ai livelli più bassi col livello Renzi, e quota 100”.
Faraone: “Nessun emendamento sul cuneo fiscale”
Faraone inoltre aggiunge: ”Non faremo emendamenti sul cuneo fiscale”. Attraverso il taglio del cuneo fiscale, si abbasserebbe la pressione che grava sui redditi dei lavoratori e dei datori di lavoro. In sostanza, in busta paga nel 2020, attraverso questa misura, i lavoratori dovrebbero trovare qualche decina di euro in più.