L'economista bulgara era l'unica candidata e il Fondo ha dovuto modificare il regolamento. Ecologista e attenta ai paesi emergenti: "Il debito mondiale è a livelli troppo alti"
Il Fondo monetario internazionale ha scelto l’economista bulgara Kristalina Georgieva come nuovo direttore generale. È la seconda donna alla guida dell'istituzione dopo Christine Lagarde, che a luglio è diventata direttrice della Bce. Il primo ottobre assumerà effettivamente la carica.
La scelta del Fmi
L’economista bulgara era l’unica candidata, (CHI È KRISTALINA GEORGIEVA) il board del Fmi ha dovuto quindi modificare il proprio statuto circa il limite d'età per la carica di direttore generale affinché la candidatura della Georgieva, che ha compiuto 66 anni lo scorso 13 agosto, fosse valida. Dal 1951, infatti, il regolamento del Fondo poneva un limite massimo di 65 anni per questo ruolo. Il suo incarico quinquennale a capo dell’organizzazione inizierà l'1 ottobre. "Sono onorata. È una grande responsabilità essere alla guida del Fmi in un momento in cui la crescita economica globale continua a deludere, le tensioni commerciali persistono e il debito è a livelli storicamente alti” sono le parole con cui Kristalina Georgieva ha accolto la sua elezione. Ha poi messo in chiaro quali sono le priorità del pianeta: "Ciò significa - ha infatti aggiunto - anche affrontare questioni come le disuguaglianze, i rischi climatici e il rapido cambiamento tecnologico".
Le reazioni in Italia
"Le mie più sentite congratulazioni a Kristalina Georgieva indicata come nuovo direttore generale del Fondo monetario internazionale. Una grande donna per grandi sfide che abbiamo davanti". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un messaggio in inglese diretto a Georgieva. "Puoi contare sul nostro supporto. In attesa di rafforzare la cooperazione dell'Italia con FMI", scrive il premier. Un messaggio di congratulazioni e disponibilità a collaborare arriva anche dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri: " Un'ottima scelta che premia l'esperienza maturata come vice presidente della Commissione europea e commissario europeo, prima alla Cooperazione internazionale, Aiuti umanitari e Risposta alle crisi e quindi al Bilancio e alle Risorse Umane". "Nel suo ruolo di direttrice generale della Banca Mondiale - aggiunge il ministro - ha sempre mostrato una costante attenzione a chi è rimasto fuori dagli effetti positivi della crescita mondiale, con l'obiettivo di allargare ulteriormente i benefici di uno sviluppo sostenibile da un punto di vista ambientale e ispirato a criteri di equità sociale".