Def, Moscovici a Sky Tg24: “Italia fonte d’incertezza per l’Eurozona”

Economia

Il commissario Ue per gli affari economici e monetari, a margine dei lavori del Fmi, mette in guardia sulla “situazione di stagnazione, se non di recessione” di cui “sta soffrendo” il nostro Paese. “Servono riforme strutturali credibili e misure per crescita”, aggiunge

“L'Italia sta soffrendo una situazione di stagnazione, se non di recessione. E la situazione italiana è fonte di incertezza per tutta l'Eurozona”. L’ha detto, parlando con Sky tg24 a margine dei lavori del Fmi, il commissario Ue per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici. “Servono riforme strutturali vere e credibili e misure per la crescita. E non è questione di essere duri, ma il debito deve calare”, ha aggiunto. Ieri anche Christine Lagarde, direttrice del Fmi, aveva sottolineato la necessità di "rafforzare il sistema delle banche e individuare misure credibili e identificabili". Mentre il ministro italiano dell’Economia Giovanni Tria, riguardo al Def, aveva ammesso: “Il profilo delineato per l'indebitamento netto richiederà l'individuazione di coperture di notevole entità" (FMI TAGLIA LE STIME DI CRESCITA ITALIANA).

Moscovici chiede "credibilità" all'Italia

Moscovici ha poi chiesto all’Italia “credibilità”. “Tutti – ha detto – devono rispettare le regole e rispettare gli impegni presi. È una questione di credibilità e di sostenibilità”. Infine, il commissario ha spiegato: “Prenderemo le nostre decisioni sull'Italia sulla base delle nostre stime. La nostra decisione sarà il 7 maggio e dovranno tornare i conti sulla base delle nostre indicazioni”.

Lagarde: "Rafforzare sistema banche e individuare misure credibili"

Della situazione italiana, ieri, ha parlato anche la direttrice del Fmi Christine Lagarde. “È necessario rafforzare il sistema delle banche e individuare misure credibili e identificabili”, ha detto durante la conferenza stampa con cui ha aperto i lavori degli Spring Meetings del Fondo. “Sono rassicurata dal processo che in Italia è stato intrapreso nel settore bancario", ha spiegato Lagarde, ma ha aggiunto: “Certamente il lavoro è iniziato, ma c'è ancora ulteriore lavoro da fare". Sul fronte delle politiche di bilancio, poi, ha detto: “Abbiamo letto le dichiarazioni e apprezziamo le intenzioni”. “Quello che è veramente necessario sono misure identificabili, misurabili e credibili che si rifacciano a quelle intenzioni delle autorità”, ha dichiarato Lagarde. La direttrice del Fmi, in realtà, ha chiesto sforzi a tutte le economie a fronte del rallentamento generalizzato della crescita. Dopo due anni di espansione sostenuta, l'economia globale – ha spiegato – è entrata in una “fase delicata e la crescita sta rallentando” con le tensioni commerciali e geopolitiche, l'incertezza politica e fattori una tantum. È "imperativo", in questo contesto, attuare "riforme strutturali per rafforzare la produttività e la crescita di medio termine”, ha concluso.

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