Airbus A380 flop: stop alla produzione dal 2021

Economia
L'A380 è talmente grande che gli aeroporti hanno dovuto costruire nuove piste e modificare i terminali per sistemarlo (Getty Images)

La decisione arriva a seguito della cancellazione parziale dell'ordinativo della compagnia Emirates. Il superjumbo, un aereo di due piani che può ospitare oltre 500 passeggeri, è stato lanciato nel 2008 con l’obiettivo di contrastare lo strapotere dei Boing 747

Airbus, il costruttore europeo di aeromobili, ha annunciato che la produzione del superjumbo A380 terminerà nel 2021. La decisione sul più grande aereo passeggeri al mondo arriva dopo il drastico taglio di ordini da parte della compagnia Emirates, che ha ridotto a 123 velivoli la richiesta dai 162 iniziali. L'annuncio è stato dato dall'amministratore delegato di Airbus, Tom Enders, che ha spiegato che, a seguito del taglio di 39 aerei dall'ordinativo, "il nostro carnet non è più sufficiente a consentirci di mantenere la produzione dell'A380". Il 'gigante dei cieli', secondo il costruttore europeo, doveva rappresentare il futuro dell'aviazione mondiale, motivo per il quale per Enders si tratta di "una decisione dolorosa" anche a fronte di "tutti gli sforzi fatti e di tutti i soldi spesi".

La decisione era già nell’aria

La compagnia ha fatto sapere che Emirates ha rimpiazzato l'ordine degli Airbus A380 con 40 A330neo e 30 A350 a titolo di risarcimento per la cancellazione parziale dell'ordinativo. Oltre a questa defezione, nei giorni scorsi, anche Qantas aveva annullato l'acquisto di otto A380. I due passi indietro hanno avuto come conseguenza la fine della produzione del 'gigante dei cieli' che, già da qualche tempo, rischiava di terminare la sua breve avventura. Il destino del superjumbo, infatti, era stato vincolato alla decisione della compagnia del Golfo di acquisire i 39 aerei A380, senza i quali Airbus aveva già annunciato che il programma era destinato a fermarsi. "Onestamente – aveva dichiarato l'ex direttore commerciale John Leahy - se non raggiungiamo un accordo con Emirates, non ci sarà altra scelta che fermare il programma".

Airbus si impegna a salvaguardare i posti di lavoro

Il costruttore Airbus è nato nel dicembre 1970 come consorzio di imprese francesi e tedesche col nome di 'Airbus Industrie'. Nei decenni successivi alla compagnia si sono aggiunte anche aziende spagnole e britanniche, con lo scopo di riuscire a competere con i giganti dell'aeronautica statunitense come Boeing e Lockheed Aircraft Corporation. Proprio con questo obiettivo, nel 2008, Airbus ha lanciato l'A380, un aereo di due piani che può ospitare oltre 500 passeggeri. Considerato il prezzo molto alto del superjumbo e diversi inconvenienti tecnici (l'A380 è talmente grande che gli aeroporti hanno dovuto costruire nuove piste e modificare i terminali per sistemarlo), molte compagnie sono state restie ad impegnarsi in un acquisto così gravoso. Intanto Airbus ha fatto sapere che "si impegnerà nelle discussioni con le parti sociali nelle prossime settimane per i posti di lavoro, da 3.000 a 3.500, che saranno probabilmente interessati da questa decisione nei prossimi tre anni". Ma secondo il produttore, "l'attuale produzione dell'A320 e il nuovo ordine dei grandi vettori Emirates offriranno molte opportunità per la mobilità interna".

Economia: I più letti