I collaboratori domestici vedranno crescere il proprio stipendio di una cifra tra 7 e 15 euro, a seconda del proprio inquadramento. Secondo le statistiche, in Italia ci sono circa 864mila lavoratori regolari in questo settore
Da 7 a 15 euro in più in busta paga: da fine gennaio lo stipendio di colf, badanti e babysitter aumenta. La buona notizia per le diverse tipologie di collaboratori e collaboratrici domestici è dovuta all’effetto dell’indice Istat che fa scattare l’adeguamento delle retribuzioni. Mercoledì 16 gennaio, la Fidaldo (Federazione nazionale dei datori di lavoro domestico) e le associazioni che la compongono hanno sottoscritto presso il ministero del Lavoro le nuove tabelle retributive.
Gli aumenti
Gli aumenti cambiano a seconda dell’inquadramento e dipendono dalla variazione annuale del costo della vita. Ogni anno, infatti, i valori delle retribuzioni minime vengono aggiornati e indicano la paga oraria e mensile minima che il datore di lavoro è tenuto a riconoscere al lavoratore. Come riporta il Sole 24 Ore, questo gennaio la busta paga di collaboratori conviventi aumenta da 7 euro (per il livello più basso) a 15 euro, per chi assiste persone non autosufficienti. Per le altre principali figure, lo stipendio mensile cresce di 8,97 nel caso delle colf, di 9,61 euro per le babysitter che assistono bambini sopra i 3 anni e di 10,89 euro per le badanti.
Il contratto collettivo
Secondo le ultime statistiche, in Italia ci sono 394mila badanti e 470mila colf, per un totale di 864mila lavoratori domestici regolari. In base al contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, l’orario di lavoro viene concordato tra il datore di lavoro e il lavoratore, ma è stabilito comunque un massimo di 10 ore giornaliere, non consecutive, e 54 ore settimanali per i conviventi e di 8 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali su cinque o sei giorni per i non conviventi. Per determinate tipologie di lavoratori conviventi è anche possibile il contratto fino a 30 ore settimanali.