Il gruppo ha smentito: "È stata comunicata la sola intenzione di chiedere una cassa integrazione a rotazione". Il provvedimento riguarderebbe dipendenti della sede centrale e dei negozi italiani. Nei primi 9 mesi del 2018 le perdite sono state di quasi 21 milioni
Nel gruppo Stefanel ci saranno degli esuberi, ma i dettagli non sono ancora stati definiti. I sindacati avevano fatto sapere di aver ricevuto una comunicazione in cui l'azienda parlava di 244 esuberi su una base occupazionale di 253 dipendenti, ma il gruppo in una nota ha smentito, precisando che il numero “circolato in queste ore non corrisponde al vero in quanto questo dipenderà dal piano oggi allo studio da parte del consiglio d'amministrazione della società". Nei prossimi giorni, in ogni caso, le associazioni di categoria dovranno incontrare i vertici dell'azienda per la formalizzazione dello stato di crisi, condizione necessaria per accedere alla Cassa integrazione straordinaria.
"Chiesta una cassa integrazione a rotazione"
L’azienda, nella nota, ha anche precisato che "ai sindacati è stata comunicata la sola intenzione di chiedere una cassa integrazione a rotazione per una platea di 244 unità". Secondo fonti sindacali, il provvedimento riguarderebbe, oltre ai circa 60 dipendenti della sede centrale, anche il personale dei negozi della rete italiana del gruppo. Pochi giorni fa, Stefanel era stata ammessa dal Tribunale di Treviso a un concordato in bianco per la durata di 120 giorni. Ieri, a Milano, l'assemblea dei soci aveva preso atto delle perdite nei primi nove mesi del 2018, pari a quasi 21 milioni.