Confindustria: Pil del Nordovest perderà 784 milioni l'anno senza il ponte Morandi

Economia
(Foto archivio Ansa)

Secondo il braccio genovese dell’organizzazione, la somma è l'effetto derivante dalla crisi delle attività portuali e logistiche, e l’assenza del viadotto pesa per 117 milioni anche sul turismo. Il presidente Mondini: le analisi costi-benefici del governo sono inutili

Secondo Confindustria Genova, per ogni anno che passerà fino alla ricostruzione del ponte Morandi l’impatto indiretto sul Pil di Genova e Nordovest sarà di 784 milioni. Determinante sarà quindi la velocità dei lavori, anche se il presidente di Confindustria Genova, Giovanni Mondini, osserva che “per realizzare opere sopra i 100 milioni ci vogliono in media 16 anni".

Effetto della crisi delle attività portuali e logistiche

Nello specifico, osserva Confindustria, ci sarà "una perdita di valore pari a 178 milioni per le attività portuali e logistiche e di 54 milioni per le attività industriali". Ma il danno si stima anche in extra costi per il personale dipendente fino a 68 milioni, mentre l'impatto economico a carico dei cittadini sarà di 64 milioni sugli spostamenti casa-lavoro e per 27 milioni di riduzione dei consumi. La somma è quindi l'effetto derivante dalla crisi delle attività portuali e logistiche e l'effetto dell'assenza del ponte, invece, pesa per 117 milioni sulle attività turistiche. 

Il presidente di Confindustria: analisi costi-benefici del governo sono inutili

Mondini ha poi ricordato che la lentezza con cui spesso questi progetti vengono portai avanti in Italia deriva da "un'ideologia anti-industriale diffusa nel Paese, che va sconfitta". "Senza considerare che spesso - ha aggiunto - ogni nuovo Governo mette in discussione le decisioni prese in dai suoi predecessori, e così le opere non vanno avanti". E proprio in riferimento alle recenti azioni dell'esecutivo giallo-verde, il numero uno degli industriali genovesi ha assicurato che "di queste analisi costi-benefici, su infrastrutture come la Gronda (raddoppio del tratto autostradale del nodo di Genova) e il Terzo Valico (alta velocità ferroviaria Genova-Milano), non sentivamo proprio la mancanza. Sono inutili".

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