Finanza & Dintorni
Da disoccupata a miliardaria. E' la storia di J.K. Rowling alla quale pensate fu imposto di firmare con le iniziali perché gli editori pensavano i bambini non avrebbero mai letto un libro scritto da una donna (!?!). Ecco un pò di numeri.
Con lei ho in comune l’amore per i classici e per Jane Austen. Parlo di Joanne Rowling, nota a tutti come J.K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter. Con una figlia a carico, da sola, scrisse il primo racconto sul maghetto in un café nella sua città natale, Edinburgo. Dopo aver pubblicato il primo libro della serie nel 1997, è passata dall’essere disoccupata a milionaria in soli cinque anni. Guadagna 95 milioni di dollari all’anno, o 1,6 milioni di dollari al giorno, e questo la rende la scrittrice più ricca del mondo.
E dire che il primo romanzo di Harry Potter era stato rifiutato da tantissimi editori quando la sua agente ne diede copia a Nigel Newton, di Bloomsbury Publishing. Newton utilizzò la figlia Alice come cavia la quale non solo lo lesse velocemente, ma ne chiese altri! Questo convinse Newton a pubblicarlo: pensava potesse davvero piacere ai bambini. Mai scommessa fu più ripagata. Il primo assegno che incassò Rowling equivale a circa 3000 euro di oggi, per 500 copie, trecento delle quali andarono alle biblioteche. Forse vi siete chiesti perché la firma “J.K.”. Semplice: gli editori pensavano ai bambini potesse non piacere che il libro fosse stato scritto da una donna, per questo le imposero di firmare con le iniziali piuttosto che con Joanne.
Nonostante Rowling sia l’indiscussa campionessa di vendite vivente in Gran Bretagna, è nona nella classifica degli autori inglesi bestseller di tutti i tempi, dietro – tra gli altri – ad Agatha Christie, Barbara Cartland, William Shakespeare, Charles Dickens e Jane Austen. Quest’ultima è la sua autrice preferita: ha letto “Emma” più di venti volte e il suo personaggio letterario più amato è Elizabeth Bennet (la protagonista fiera e onesta di Orgoglio e Pregiudizio).
Leggere Jane Austen e i classici le ha portato bene. Oggi, la prima edizione del primo libro della serie, “Harry Potter & la Pietra Filosofale” (e vi prego, chi non l’ha letto lo faccia, piccini ma anche i grandi), viene venduta ad un prezzo che va dai 40.000 ai 55.000 dollari. Ma se il libro è in buone condizioni può arrivare anche a toccare i cinque zeri. Del resto la serie ad oggi ha venduto 500 milioni di copie e il marchio ‘Harry Potter’ vale più di 25 miliardi di dollari. Ho anche fatto una ricerca su quanto Rowling dà in beneficenza e ho letto che ne fa così tanta da essere stata estromessa nel 2012 la classifica dei miliardari di Forbes, declassata - si fa per dire - a 'milionaria'. Quell’anno aveva dato in beneficenza 160 milioni di dollari. Scontato, direte voi. Non così tanto, penso io. Non è detto che essere ricchi significhi anche essere generosi.